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Un pensionamento e la corsa per trovare un nuovo medico di famiglia, ma «perché non sono stato avvisato?»

Un pensionamento e la corsa per trovare un nuovo medico di famiglia, ma «perché non sono stato avvisato?»

LA SEGNALAZIONEOrmai è acclarato che il rientro dalle vacanze è una situazione ad altissimo tasso di stress. Si prende consapevolezza che, da settembre, ciascuno dovrà tornare alle sue responsabilità. Non senza fare i conti con le sorprese che troveremo nella corrispondenza e con la repentina immersione nel quotidiano da cui, invano, abbiamo cercato di prendere le distanze. Ad alcuni albesi, per esempio, è successo di scoprire a posteriori di non avere più il proprio medico di famiglia.

Complice un pensionamento giunto proprio nel mese meno efficiente dell’anno, può capitare di non ritrovarsi più iscritti nell’elenco di pazienti nel quale, ormai da anni, si era compresi. Superato lo smarrimento iniziale – niente è doloroso come un cambiamento repentino delle proprie abitudini consolidate, soprattutto quando si parla di salute –, occorre attivarsi, trovare un sostituto, mettersi in coda al vecchio San Lazzaro e sperare di cavarsela con una soluzione che sia consona alle proprie esigenze.

Resta una domanda: perché non sono stato avvisato e chi lo avrebbe dovuto fare, magari prima della fine di agosto? Le risposte non sono così immediate purtroppo. I medici di famiglia, secondo la normativa attuale, sono liberi professionisti che operano in convenzione con il servizio sanitario e con le aziende sanitarie.

È vero che la notizia del pensionamento è comparsa nella bacheca dello studio professionale. Ma non è detto che sia il luogo dove ci si reca ogni giorno, soprattutto se si gode di buona salute e ci si rivolge al medico solo per questioni di routine, come gli esami del sangue di tanto in tanto o qualche malanno di stagione.

A quanto pare, una comunicazione lacunosa in questi casi non è rara. Commenta un’albese: «Ho avuto per anni la stessa dottoressa e per fortuna ci siamo viste poco. Poi ho pensato che era ora di fare qualche analisi ed, essendo amiche, l’ho cercata sul cellulare. Mi ha risposto che era in pensione da due anni».  

g.a.

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