
di Francesca Pinaffo
ALBA – Nessun ministro in presenza o annuncio di grandi infrastrutture, ma la firma di un atto diverso.
“Ogni anno è importante, ma questa serata è storica”: così Stefano Mosca, direttore dell’ente Fiera di Alba, ha aperto la cerimonia d’inaugurazione dell’edizione 2025 della Fiera del tartufo.
Il riferimento va al memorandum firmato, sul palco del Sociale, con l’Unitar, nel segno della sostenibilità ambientale e umana.
L’assessora al turismo, Caterina Pasini, ha ricordato invece il tema della Fiera: profondo rispetto, per la natura, le persone e tutto ciò che permette al territorio di proporre ogni anno la manifestazione.
“Chiediamoci che cosa può fare ciascuno di noi per il tartufo”, ha detto Antonio Degiacomi, presidente del Centro nazionale studi tartufo. Mariano Rabino ha chiosato: “Siamo diventati una destinazione turistica di livello internazionale, ma questo implica anche un senso di responsabilità: dove vogliamo andare?”.
Assente il ministro alla pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo, che ha mandato unl video messaggio, l’inaugurazione è entrata nel vivo, con la presenza sul palco del sindaco Alberto Gatto, del presidente dell’Ente fiera Axel Iberti, del direttore di Unitae Alex Meija (Istituto delle Nazioni Unite per la Formazione e la Ricerca) e di Alberto Cirio, presidente della Regione.
Cirio ha ricordato la recente presenza del Piemonte all’Expo di Osaka, dalle eccellenze enogastronomiche a quelle culturali. Cirio: “La politica del dazi non ci frena, ci rivolgiamo all’altra parte del mondo”.
Il focus è poi passato sull’Unitar, con Alex Mejia: “Ho scoperto che il tartufo di Alba è il migliore di tutti”, ha detto. Ha ricordato poi il valore dell’Onu, che rappresenta tutti e tutte. “La pace e il progresso possono avvenire solo grazie al lavoro delle comunità”.
Ha parlato poi dei gol, cioè degli obiettivi dell’ente entro il 2030, a partire dalla collaborazione tra enti e comunità. Il memorandum, cioè la manifestazione d’interesse firmata sul palco, “sarà un esempio per tutto il mondo, perché Alba ha saputo sviluppare un vero modello”. Il tema è quello dello sviluppo sviluppo sostenibile, in uno scambio reciproco.

La parola conclusiva a Gatto: “In un mondo di conflitti dialogare in modo così stretto è una ricchezza”. E poi, sul palco, è stato firmato il memorandum.
Il prossimo anno l’Onu sosterrà l’Asta del tartufo, ospitandola a Ginevra. Poi, sul palco, è stato firmato il memorandum.
Prezzi alti per il bianco d’Alba
All’apertura della fiera i trifolao hanno presentato tartufi belli e profumati: la stagione si preannuncia migliore sotto il profilo della qualità e anche della quantità rispetto alla scorsa stagione. I prezzi sono alti e vanno da 420 a 500 euro all’ettogrammo
Le immagini
Conclusa la parte istituzionale si procederà con il taglio del nastro all’ingresso del cortile della Maddalena. Scorri in basso per sfogliare le pagine del numero speciale di Gazzetta d’Alb, in edicola dal 6 ottobre con tutti i dettagli della rassegna albese.
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