L’addio di Alba a Checca Barberis, per anni ha animato la vita culturale della città

ALBA – L’ultimo saluto a Francesca Pasquero Barberis è fissato alle 11 di mercoledì 8 ottobre nella sala del commiato del cimitero di Alba. Checca, soprannome con cui tutti la conoscevano, era nata nel 1937 ed è la vedova del costruttore edile Aldo Barberis.

Checca nel 2019. Foto di Severino Marcato

A dare notizia della sua morte, il 6 ottobre, oltre ai familiari, è stato lo staff della libreria La Torre, che scrive: «Fondatrice, animatrice, sostegno quotidiano della libreria, ha saputo con passione trasformarla in centro di aggregazione culturale, libero, indipendente, democratico, fedele ai valori della Costituzione nata dalla Resistenza. La sua testimonianza e il suo impegno saranno per tutti noi indelebili».

«Conserverò per sempre il ricordo di una donna che ho apprezzato e stimato. La chiamavo ogni tanto per conoscere il suo pensiero e raccogliere le sue sollecitazioni sempre puntuali e con una visione collettiva mai personale. È stato un onore conoscerti, anche quando mi sgridavi, da ragazzino, per la scelta dei libri a La Torre», scrive sui social il consigliere comunale albese Fabio Tripaldi.

Al liceo Govone fu allieva di Piero Chiodi, poi fece parte del Circolo sociale assieme a Beppe Fenoglio, Piero Simondo e Pinot Gallizio.

A metà anni Settanta è stata consiglera comunale ad Alba per il Partito socialista e, nel 1976, assieme a Carlo Petrini, Piera Costa e Mario Castellengo e molti altri ha fondato la cooperativa libraria La torre.

Si è a lungo interessate della Resistenza sia con l’Istituto storico di Cuneo che con la sezione Anpi di Alba e Bra, che ha anche presieduto.

 

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