
ALBA– Come procede la raccolta differenziata sotto le torri? Mercoledì scorso, 8 ottobre, il sindaco Alberto Gatto e l’assessore alla transizione ecologica Roberto Cavallo hanno presentato, durante una conferenza stampa, i risultati delle novità di recente introdotte e dei prossimi passi in programma.
L’incontro è stato anche l’occasione per ricordare che si appresta alla conclusione, a far data dal 1° novembre, la fase di transizione delle nuove norme. Significa che scatteranno le sanzioni previste nel caso in cui controlli effettuati facessero emergere negligenze o irregolarità nel conferimento dei rifiuti. Sempre a partire dalla stessa data, prenderanno il via la raccolta porta a porta dei tessili, da collocare nel sacchetto blu, e la raccolta dei sacchetti rossi destinati agli imballi metallici in acciaio e dei contenitori in alluminio.
Presso l’ecosportello di via Vivaro è possibile ritirare, oltre ai sacchetti, anche il calendario 2025 e 2026 dei passaggi per la raccolta. Per i contenitori metallici, è stato precisato che dovranno essere «privi di evidenti residui di cibo». Per questi ultimi, il Comune si avvale della collaborazione del Consorzio nazionale imballaggi alluminio (Ciai) e con il Consorzio raccolta e riciclo imballaggi in acciaio (Ricrea).
Che cosa cambia
In più, sempre dal 1° novembre, saranno eliminati i cassonetti gialli, potenzialmente pericolosi, mentre saranno posti in opera cinque punti di campane destinate alla raccolta di ceramica, cristallo, lampadine e di tutto ciò che non è vetro.
Ha spiegato Roberto Cavallo: «È fondamentale ricordare che, a giugno del prossimo anno, scadrà l’affidamento a Stirano della gestione di raccolta rifiuti e sarà pubblicato il bando per reperire un nuovo concessionario. Utilizzeremo questi mesi per mettere a punto un capitolato puntuale, aderente e specifico per le necessità dei 54 Comuni riuniti nel consorzio Coabser. In questo tempo, dovremo perfezionare al meglio norme e meccanismi di questo nuovo corso della gestione rifiuti. Come dimostrano i numeri, stiamo andando nella direzione giusta».
I numeri
L’obiettivo è quello di arrivare a 90 chilogrammi di non differenziata pro capite all’anno. Partiti da 250 chili all’anno, Alba è arrivata a 140 e ora è vicina a 100. Nel 2024 erano stati 4.285.625 i chilogrammi complessivi avviati in discarica come materiale indifferenziato; a settembre 2025 sono scesi a 3.887.54,2 con una diminuzione di circa 400mila chili.
Ma restano criticità in alcune zone: viale Masera, i condomini di edilizia popolare in corso Piave, via Cencio e via De Gasperi. «Qui dovremo rea-
lizzare analisi puntuali per ovviare a situazioni non ottimali. Stiamo preparando una comunicazione che arriverà ai cittadini a novembre, nella quale saranno ripresi questi concetti, spiegate le novità in arrivo e ribadito che si è conclusa la fase sperimentale», ha annunciato Cavallo.
E ha concluso: «Dobbiamo insistere con il sacco conforme, che si sta confermando uno strumento adeguato al contenimento del residuo non riciclabile. L’obiettivo dei 90 chili non è lontano e lo conferma il dato di crescita del conferimento di tutti i materiali avviati al riciclo: carta, vetro, metallo e plastica, tutti con importanti incrementi. Dobbiamo ridurre ancora la frazione umida come quantità e migliorarne la qualità. Il nostro umido, infatti, contiene ancora diversi elementi che si potrebbero riciclare».
