Ultime notizie

Gli appuntamenti del Rotary club Alba per parlare di pediatria e di commercio internazionale

Dott.ssa Ilaria Negro: La pediatria di oggi

ALBA – Durante la conviviale del Rotary club di Alba Ilaria Negro, direttrice della struttura complessa di pediatria dell’Asl Cn2 all’ospedale “Pietro e Michele Ferrero” di Verduno, ha tenuto una stimolante relazione su “La pediatria di oggi, divisa tra ospedale, strutture territoriali e volontariato”.

Gli appuntamenti del Rotary club Alba per parlare di pediatria e di commercio internazionale
Da sinistra: Luigi Minasso (vicepresidente Rotary Alba), Renata Sacchi, Ilaria Negro, Piera Arata (presidente Rotary Alba), Carmelo Franceschini.

Il curriculum

Negro, dopo la laurea in medicina e chirurgia e la specializzazione in pediatria all’Università di Genova – dove ha seguito anche un corso di perfezionamento in emergenze e urgenze pediatriche e conseguito un master di ii livello in emostasi e trombosi – ha svolto la sua attività professionale in Liguria, negli ospedali di Sanremo, Imperia e Genova. Si è occupata di patologia neonatale e medicina di urgenza – è istruttore Pals (Pediatric advanced life support) – e di casi di maltrattamento e abuso minori.

Ha approfondito il tema, sia come discente che docente in vari corsi, seminari e webinar, dell’abuso e dei maltrattamenti sui minori, a volte tristemente collegata alla sua specializzazione di pediatra (che si occupa dalla nascita fino ai 18 anni).

La sensibilità verso il sociale e la volontà di mettere la sua professionalità al servizio delle fasce deboli – un tema molto rotariano – l’ha condotta tra il 2013 e il 2024 in Africa, dove ha partecipato a missioni umanitarie dell’associazione Komera Rwanda presso centro sanità Rugege-Gatare-Rwanda, svolgendo un’attività di visite pediatriche e progetti di sostentamento e aiuto alla popolazione. Sempre con la stessa associazione, si è occupata dei minori del centro di accoglienza straordinaria (stranieri che arrivano in Italia senza genitori) presso Ostello della gioventù di Genova con visite pediatriche e di sostegno.

Dal 1° ottobre è approdata a Verduno, dal mare alle colline, per dirigere la struttura complessa di pediatria.

Il ruolo del pediatra

La sua relazione, estremamente interessante e coinvolgente ha illustrato con chiarezza il ruolo del pediatra, figura dedicata al bambino, prevista dal sistema sanitario nazionale. A livello territoriale, i pediatri di base sono il primo riferimento per le cure primarie e una serie di iniziative di coordinamento sono state messe in atto per limitare gli accessi in pronto soccorso, un percorso riservato alle emergenze o necessario dopo lo screening dei pediatri di base, possibilmente da evitare proprio nell’interesse del bambino. L’integrazione dell’ospedale con il territorio è una strategia vincente.

L’ospedale di Verduno, definito dalla dottoressa «il più bello d’Italia» offre cure e strumentazioni all’avanguardia. Il bambino viene seguito dalla nascita e preventivamente attraverso una serie di controlli in gravidanza; ha sottolineato l’importanza della vaccinazione proprio in gravidanza, perché vaccinare la mamma, ad esempio per la pertosse, significa proteggere il bambino fin dai primi anni di vita. Le sale parto sono accoglienti, il personale altamente qualificato, in una condivisione del percorso ostetrico, ginecologico e prossimamente anche anestesiologico, con l’obiettivo di mettere in atto l’analgesia durante il parto.

Esiste inoltre un pronto soccorso pediatrico, dove il bambino trova il triage con un’infermiera pediatrica, esperta nel riconoscere parametri e sintomi e attribuire il codice corretto per valutare la presa in carico. È in dotazione uno strumento evoluto, il micrometodo, che fornisce in tempi brevi delle indicazioni sugli indici di infezione, discriminando tra virale e batterica, mentre ecografi di nuovo generazione (come quello donato da “Regala un sorriso”) permettono con un metodo non invasivo di fare una diagnosi. Queste strategie hanno permesso la diminuzione dei ricoveri. Inoltre la disponibilità dalla scorsa stagione del vaccino contro la bronchiolite, capillarmente diffuso al nido ospedaliero e consigliato dai pediatri di base ha portato all’abbattimento di circa l’80 per cento dei ricoveri in pediatria.

Altre risorse di pediatria sono gli ambulatori di ecografia e di allergologia.

La dottoressa Negro ha ribadito poi l’importanza per la sua esperienza professionale del «conoscere l’altra parte del mondo” come suggerito da un suo docente all’Università, cioè i paesi in via di sviluppo. L’esperienza con l’associazione “Komera Ruanda” (Coraggio Ruanda), fondata nel 2004 da professionisti genovesi, l’ha portata in una zona montuosa del Ruanda, a 2.800 metri di altezza, distante 3-4 ore di strada impervia da un ospedale; qui non solo non esiste un pediatra, ma neppure la concreta possibilità di avere cure. L’unico centro di sanità, gestito totalmente da personale infermieristico, è gestito dalle Suore del divino zelo, una congregazione italiana di Messina e molte di loro si sono laureate in scienze infermieristiche a Roma. Un gruppo di ginecologi, radiologi, ostetriche e pediatri hanno portato avanti un programma di formazione dei locali nell’utilizzo degli ecografi, perché è cruciale individuare ad esempio le gravidanze a rischio, le complicazioni e i podalici per trasferire le donne in ospedale con urgenza. Molto importante è anche l’acquisto dei farmaci in loco, la creazione di pozzi, un pasto equilibrato come prevenzione della malnutrizione, allestimento di laboratori per donne sieropositive, in modo che possano pagare le cure ai loro figli.

Durante il dibattito finale, la pediatra Sacchi ha ribadito poi l’importanza delle vaccinazioni contro la bronchiolite, una malattia infettiva che colpisce i bambini durante il primo anno di vita e contro l’influenza. Tra gli ospiti anche  Carmelo Franceschini dell’associazione Regala un sorriso.

Francesco Testa incontra gli studenti per parlare di dazi e di dogane

ALBA – In una sala gremita da oltre 150 studenti dell’istituto superiore  Govone (liceo classico e artistico), del corso economico sociale del Liceo Da Vinci e delle classi quinte dell’istituto Piera Cillario Ferrero, accompagnati dai loro docenti,  Francesco Testa ha tenuto una interessante e coinvolgente  lezione dal titolo “Le attuali tensioni nel commercio internazionale per trasporti e dazi. Fattori geopolitici e fattori economici”. L’incontro è stato organizzato dal Govone in collaborazione con il Rotary club di Alba.

Dopo l’introduzione di Roberto Buongarzone, dirigente scolastico dell’istituto e di Piera Arata, presidentessa del Rotary club di Alba, il consigliere comunale Luciano Giri ha portato i saluti dell’Amministrazione.

Ginetto Pellerino, socio del club, ha presentato Testa e ha moderato l’incontro. Già direttore delle dogane Piemonte-Valle d’Aosta, docente universitario e presso l’accademia della Guardia di finanza, vanta quarant’anni di esperienza nel settore del commercio internazionale ed è autore di numerose pubblicazioni, relatore in specifici convegni su economia internazionale, diritto e tecnica doganale, trasporti intercontinentali.

Durante la lezione, ha messo in evidenza come nella storia del commercio internazionale a periodi di pacifiche relazioni si sono alternati periodi di contrasti e come il commercio sia stato comunque sempre fonte di relazioni, di incontro e di scambi culturali.

Attualmente,  varie e complesse tensioni geopolitiche ed economiche ne turbano la globale dinamica, riflettendosi alla fine sul costo delle merci e sul consumatore. Ha illustrato le varie rotte commerciali navali, che veicolano la maggior parte delle merci in esportazione e in importazione, sottolineando i punti di stallo, in particolare negli stretti, vuoi per affollamento, presenza di pirati, lanci di missili e così via. Alle tensioni, da anni esistenti, si sono aggiunte quelle prodotte dalle note misure doganali adottate dal presidente Trump, cosicché nell’import-export mondiale è tornato mattatore il dazio, anche se  l’incidenza percentuale del dazio è certamente rilevante ma non così determinante rispetto ai costi complessivi del trasporto internazionale. Come esempio, sono stati illustrati i casi del vino e della pasta, prodotti significativi nell’export italiano.

Al termine della relazione, gli studenti hanno posto domande, creando uno stimolando momento di partecipazione.

Banner Gazzetta d'Alba