POLLENZO – Lunedì 24 novembre ha segnato la presentazione ufficiale di Rotaria, il progetto enoculturale nato dall’incontro di un gruppo rappresentativo di diciotto produttori del Roero. L’iniziativa propone una chiave di lettura trasversale e condivisa del territorio e del Nebbiolo, mettendo al centro la ricchezza dei suoli, la sensibilità di chi li interpreta e la volontà di costruire un racconto unitario del territorio.
“Rotaria nasce come uno spazio di confronto aperto e collaborativo, creato per offrire strumenti utili a leggere e comprendere il Roero.” spiega Nicola Pasquero-Hilberg, portavoce del progetto. “È un percorso che va oltre il vino e abbraccia la cultura del Roero nella sua interezza, traducendone la biodiversità in un linguaggio semplice e contemporaneo. Il nome richiama le radici storiche dell’area e sintetizza il nostro credo: creare connessioni e valorizzare un patrimonio fatto di paesaggi, tradizioni e diversità”.
L’obiettivo di Rotaria si basa su tre pilastri portanti: valorizzare la diversità geologica e territoriale trasformandola in opportunitànarrativa e commerciale; promuovere la conoscenza e la collaborazione tra produttori creando un contesto proattivo in cui ogni attore diventa protagonista; offrire strumenti concreti per raccontare e promuovere il Roero, coinvolgendo in modo efficace i diversi portatori di interesse. “Alla base del progetto c’è la volontà di dare voce a una comunità – produttori, ristoratori, sommelier, appassionati – che desidera farsi interprete e ambasciatrice del Roero. Rotaria vuole essere un osservatorio e una piattaforma di dialogo indipendente, utile a chi vuole comprendere e comunicare il territorio nelle sue molteplici espressioni.” conclude Pasquero.
La giornata inaugurale svoltasi a Pollenzo ha segnato l’avvio operativo del progetto, riunendo produttori, studiosi e professionistiper un primo momento di analisi e degustazione comparata guidata dal Master of Wine Wojciech Bońkowski. I risultati emersi guideranno i prossimi approfondimenti, affiancati da una serie di materiali pratici pensati per facilitare la comprensione e la valorizzazione del territorio: note di degustazione, carte dei vini strutturate, proposte di abbinamento e strumenti di esposizione per il retail. A questi si aggiungono contenuti dedicati allo storytelling e alla comunicazione – immagini, video e interpretazioni artistiche – pensati per raccontare il Roero in modo originale e coinvolgente.

I DUE ASSET PRINCIPALI: I SUOLI E IL NEBBIOLO – L’approccio di Rotaria integra tre livelli: geologico, sensoriale e culturale. La geologia rappresenta il punto di partenza per leggere la complessità del Roero, analizzando formazioni, suoli, pendenze ed esposizioni. A questo si affiancano degustazioni comparative, che verificano come tali caratteristiche si riflettano nelle diverse espressioni del Nebbiolo, mentre il coinvolgimento diretto dei produttori garantisce un confronto costante e un metodo condiviso.
Elemento centrale del progetto è la mappa geologica semplificata del Roero, sviluppata su impulso di Nicola Pasquero ed Edmondo Bonelli, utilizzando come base scientifica e visiva una porzione della mappa “Geoviticola Langa e Roero” realizzata da Alessandro Masnaghetti in collaborazione con Giampiero Romana e lo stesso Edmondo Bonelli. La presenza di caratteristiche geologiche e naturalistiche affini ha permesso di suddividere il territorio in tre macro-aree – sabbia, marna e argilla – facilitando una lettura immediata delle principali zone e delle rispettive identità. La mappa diventa così uno strumento di orientamento e interpretazione, utile per comprendere le differenze tra suoli, esposizioni e paesaggi che definiscono la complessità del Roero.
Il Nebbiolo, vitigno simbolo del territorio e dei grandi vini delle Langhe, è stato scelto da Rotaria come denominatore comune, perché consente di osservare come ciascun produttore interpreti in modo unico lo stesso vitigno, mettendo in evidenza le sfumature determinate dai differenti suoli, dalle esposizioni dei vigneti e dalle scelte agronomiche. Le sabbie del Roero generano vini di finezza aromatica e tannini più delicati; le marne conferiscono struttura, profondità e una tessitura più ampia; le argille esaltano intensità, potenza e longevità.

UN COLLETTIVO ETEROGENEO – Rotaria riunisce produttori diversi per storia, dimensioni, approccio agronomico e sensibilità, accomunati dalla volontà di contribuire a una lettura condivisa del Roero, anche se non risiedono nel territorio. La partecipazione è volontaria e aperta a chi ne condivide metodo e visione, con approccio collaborativo e orientato alla ricerca. Ad oggi fanno parte del collettivo: Alberto Oggero · Angelo Negro · Bajaj – Adriano Moretti · Cascina Chicco · Cornarea · Cordero Gabriele · Deltetto 1953 · Ghiomo · Giovanni Almondo · Hilberg Pasquero · Malvirà · Manuele Priolo · Marco Porello · Matteo Correggia · Rabel · Rosavica Benotti · Sandrone Luciano · Valfaccenda.
