BRA – Ben esposta nelle vetrine delle macellerie braidesi attira l’attenzione dei consumatori, ma il colore rosso che la caratterizza non è sempre sentore di qualità. L’uso dei solfiti (vietato per legge) nella carne fresca per mantenerne un colore artificialmente vivo ha fatto un’altra vittima. I funzionari del Dipartimento di prevenzione e igiene della produzione di alimenti di origine animale, nell’ambito dei consueti controlli, nei giorni scorsi hanno fatto visita a una macelleria del Braidese.
All’interno del laboratorio annesso ai locali di vendita, durante l’ispezione, sono stati prelevati alcuni campioni di carne macinata bovina e suina. La merce è stata sottoposta alle consuete analisi presso l’istituto zooprofilattico sperimentale del Piemonte dando esito non conforme. Dai test effettuati è emersa la presenza di anidride solforosa. Ma non solo, nel corso dei controlli era stata rinvenuta anche una boccetta contenente solfiti.
Per la tutela della salute pubblica è stato disposto il blocco delle merci e dei prodotti preparati nel laboratorio con carne macinata di bovino e suino. Visto l’esito positivo dei rilievi, è conseguita una denuncia presso la Procura della Repubblica di Asti per i reati di vendita di alimenti con aggiunta di additivi chimici non autorizzati e vendita di sostanze alimentari non genuine.
Il titolare della macelleria, che non ha richiesto una controperizia documentale, ha nominato l’avvocato albese Roberto Ponzio, come difensore.
Elisa Rossanino
La precisazione del Consorzio di tutela della salsiccia: il caso non riguarda i produttori consorziati
Il Consorzio di tutela della salsiccia di Bra interviene con fermezza per tutelare la reputazione del prodotto e rassicurare consumatori, operatori e cittadini, in merito al ritrovamento di solfiti da parte dell’Asl in un laboratorio di un macellaio del Braidese, con conseguente sequestro della merce.
Il presidente del ConsorzioMarco Carena, unitamente al direttore Ascom Luigi Barbero, chiarisce che il macellaio interessato dai controlli non appartiene in alcun modo al Consorzio della salsiccia di Bra.
Da decenni il Consorzio svolge un ruolo fondamentale non solo nella valorizzazione della salsiccia di Bra — simbolo riconosciuto della tradizione gastronomica braidese — ma anche nella sua tutela e salvaguardia.
Attraverso un rigoroso disciplinare produttivo, regolarmente depositato presso la Camera di commercio, e mediante un codice di comportamento condiviso e verificato, i produttori consorziati garantiscono la salubrità del prodotto, il rispetto assoluto delle normative vigenti e, in particolare, la totale assenza di sostanze vietate, come i solfiti.
Negli ultimi anni il Consorzio ha intensificato le attività di promozione e vigilanza, con l’obiettivo di valorizzare la vera Salsiccia di Bra non solo in Piemonte, ma in tutta Italia. Un impegno crescente che va di pari passo con la responsabilità di assicurare ai consumatori un prodotto controllato, certificato e coerente con la tradizione che rappresenta.
«Il nostro ruolo», sottolineano il presidente Carena e il direttore Barbero. «è proprio quello di proteggere un’eccellenza del territorio, distinguendola da produzioni non conformi o da operatori che non rispettano gli standard richiesti. La Salsiccia di Bra dei produttori consorziati è sinonimo di qualità, sicurezza e rispetto della legge».
Il Consorzio invita quindi i consumatori a fare sempre riferimento ai macellai aderenti, riconoscibili dalle certificazioni e dall’uso corretto del marchio, così da avere la certezza di acquistare e consumare la vera e autentica salsiccia di Bra.
