ALBA – Come durante il Consiglio comunale di settembre, Emanuele Bolla, durante la seduta della scorsa settimana, ha richiesto delucidazioni sullo studio commissionato dal Comune sul tema dell’emergenza abitativa: «Lo studio è stato finanziato a giugno con 40mila euro; a settembre è stato detto che, ad agosto, erano giunte le domande e si stava valutando a chi affidare l’incarico. A oggi, però, abbiamo visto nulla», ha affermato il consigliere di Fratelli d’Italia. Donatella Croce, assessora con delega alle politiche sociali, ha specificato: «Sono pervenuti tre preventivi. È stata scelta l’agenzia Labins di Torino, di cui abbiamo incontrato i referenti. In questa prima fase, gli uffici comunali stanno fornendo loro i dati per capire la realtà della contrattazione abitativa albese. In seguito, dopo aver mappato la presenza di società, enti, vari attori economici che si pensa possano essere proprietari di immobili, dialogheranno con loro sulla situazione».
Per la fine dell’anno o l’inizio del prossimo, ha detto Croce, verranno prodotti una serie di documenti. Si partirà dalla disponibilità oggettiva degli immobili nell’Albese. Si analizzeranno anche diverse opportunità, indicazioni e strategie. Sarà poi il momento di una vera presentazione pubblica e, infine, della progettazione e della realizzazione». Bolla ha replicato con una nota: «L’Amministrazione naviga nell’oscurità: sono stanziati fondi per uno studio non ancora iniziato. Il fatto più grave è che era stato fatto credere agli albesi che il problema della casa sarebbe stato affrontato».
