di Davide Barile
ALBA – «C’è un uomo nella doccia»: più che il titolo di un film, potrebbe essere stata una delle frasi pronunciate da allenatori, genitori e ragazzi dell’Alba rugby che, durante un allenamento in uno dei campi minori del Coppino, hanno visto intrufolarsi una persona negli spogliatoi per lavarsi.
Dell’argomento ha parlato il consigliere leghista Lorenzo Barbero, il quale ha evidenziato il tema con un’interrogazione: «All’inizio del mese mi sono giunte diverse segnalazioni: spesso tali strutture sportive sono usate in modo improprio da persone senza fissa dimora per dormire o pulirsi. Oltre a non essere stato autorizzato l’uso di spogliatoi e docce, si tratta di situazioni che generano disagio e insicurezza. Vi sono pure problemi di decoro, c’è chi è salito sul tetto della struttura e ha abbandonato bottiglie di birra e vino, oltre a sporcizia varia».
La spiegazione dell’assessore
La situazione, ha spiegato Davide Tibaldi, «la conosciamo dal 5 novembre, serata in cui sono stato contattato dall’Alba rugby». E ha proseguito: «Dopo aver visto la persona intrufolarsi negli spogliatoi, hanno fatto ciò che ogni cittadino dovrebbe fare, ossia chiamare il 112 per sporgere denuncia. I Carabinieri sono intervenuti, hanno identificato il soggetto e lo hanno fatto allontanare». In questo periodo, «si accavalla il discorso del freddo e chi vive in certe situazioni di povertà patisce di più rispetto ad altri, per questo come Amministrazione abbiamo riattivato il dormitorio a fianco della Croce rossa in via Ognissanti». Tibaldi ha ancora precisato: «Abbiamo già fatto un sopralluogo con gli uffici tecnici per identificare i punti deboli della struttura e porvi rimedio. In particolare, dovremo chiudere alcuni buchi nelle recinzioni che consentono il passaggio delle persone».
Da parte sua, Barbero ha mostrato una foto scattata il 10 novembre: «Quel giorno ho fatto un giro con i genitori per vedere la situazione. Ho notato che, davanti alla zona in cui le persone si intrufolano, avete messo del fil di ferro facilmente tagliabile con delle forbici pure da un bambino. Non servono barricate, ma almeno un lucchetto».
