di Manuela Zoccola
ASTI – Dal primo gennaio, la direzione della Struttura complessa di igiene e sanità pubblica dell’Asl At sarà affidata al dottor Andrea Morra. Astigiano, 53 anni, Morra ha conseguito la laurea in medicina e chirurgia all’Università di Torino nel 2001; nello stesso ateneo ha conseguito il diploma di specializzazione in igiene e medicina preventiva nel 2004 e nel 2006.
In quest’ultimo anno, ha ottenuto il master di secondo livello in gestione del rischio nelle Aziende sanitarie. Dopo alcune iniziali esperienze professionali nell’ambito dell’Agenzia regionale per i servizi sanitari e come vice direttore sanitario della casa di cura Humanitas Cellini, sempre nel 2006 ha intrapreso la carriera nell’ambito dell’organizzazione delle cure primarie, lavorando fino al 2018 presso i servizi territoriali dell’Asl Città di Torino.
Approdato nel 2018 al Distretto dell’Asl At, ha ricoperto il ruolo di responsabile della struttura semplice Assistenza primaria e implementazione del Pnrr, occupandosi in particolare dei medici convenzionati e dell’organizzazione dei servizi territoriali. Tra le esperienze maturate figura anche l’attività di docenza universitaria, come professore a contratto, presso la facoltà di medicina e chirurgia Gemelli di Roma (sede formativa di Torino) e all’Università di Torino, con focus su programmazione dei servizi sanitari, organizzazione delle Aziende sanitarie e dell’igiene, epidemiologia e problemi prioritari di salute.
Il dottor Morra ha commentato: «La prevenzione è uno strumento indispensabile per poter garantire un buon livello di salute alla nostra popolazione di riferimento, con ricadute sia sul singolo individuo sia sulla sostenibilità del sistema nel suo complesso».
Morra ha sottolineato: «Come suggerisce l’indirizzo intrapreso dalla nostra direzione strategica, si lavorerà per implementare sempre di più la stretta sinergia tra i servizi dell’Asl e i soggetti del territorio (Comuni, scuole, Prefettura, Arpa, associazioni di volontariato e Terzo settore), chiamati a concorrere al principio one health, ovvero alla visione integrata della salute, come patrimonio umano e ambientale, da difendere con la responsabilità di tutti e di ciascuno. In quest’ottica, un’attenzione particolare sarà riservata alla tutela della popolazione più fragile».
