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Effluenti zootecnici, bando in scadenza: aiuti fino al 75%

Coperture, macchinari e sistemi a bassa emissione: contributi regionali per le aziende agricole

Effluenti zootecnici, bando in scadenza: aiuti fino al 75%

AGRICOLTURA – Scade il 27 febbraio 2026 il nuovo bando della Regione Piemonte dedicato al sostegno degli investimenti per la gestione degli effluenti zootecnici. Il provvedimento finanzia la realizzazione di coperture anti-emissione sulle strutture di stoccaggio di liquami, digestati ed effluenti, oltre all’acquisto di macchine e attrezzature per la distribuzione in campo con modalità a bassa emissione ammoniacale.

Possono accedere agli aiuti gli imprenditori agricoli singoli o associati, a condizione che siano coltivatori diretti o imprenditori agricoli professionali. La spesa massima ammissibile è fissata a 100 mila euro, che salgono a 150 mila europer gli investimenti collettivi ad uso comune; la soglia minima è di 10 mila euro.

«L’intervento sostiene gli investimenti per la razionalizzazione dei processi produttivi agricoli che riducano l’emissione di gas climalteranti (metano e protossido di azoto) e di altri agenti inquinanti dell’aria (ammoniaca) – spiega Pietro Busso, responsabile del Settore Finanza agevolata di Cia Agricoltori Italiani di Cuneo – oppure aumentino la capacità di sequestro di carbonio nel suolo, oltre all’adeguamento delle imprese agricole ai criteri e ai vincoli previsti dal Piano Stralcio Agricoltura per la qualità dell’aria. Le opere andranno eseguite entro 12 mesi dall’ammissione al sostegno».

Le percentuali di contributo

L’aliquota di sostegno varia in base al profilo dell’azienda e al tipo di investimento. È pari al 75% della spesa ammessa per i giovani agricoltori che aderiscono nel 2025 a interventi agro-climatico-ambientali; al 70% per i giovani agricoltori che non aderiscono a tali interventi; al 65% per gli investimenti collettivi ad uso comune; al 60% per tutti gli altri casi.

Gli investimenti finanziabili

Per quanto riguarda gli investimenti fissi, il bando copre, tra l’altro, le coperture flottanti su vasche esistenti per lo stoccaggio di liquami e digestati; le coperture fisse su vasche e platee; la sostituzione di strutture esistenti con serbatoi flessibili o vasche in calcestruzzo armato dotate di copertura, comprensiva dello smantellamento obbligatorio delle strutture sostituite.

Sul fronte di macchine e attrezzature, sono ammesse le macchine per la distribuzione interrata, sottocotico o rasoterra in bande; i sistemi per l’adeguamento di macchine aziendali già esistenti; le attrezzature per la distribuzione ombelicale, sia interrata sia rasoterra o sottocotico.

Le spese generali e tecniche sono previste esclusivamente per gli interventi edilizi.

L’assistenza agli agricoltori

«Come al solito – conclude Busso – è preferibile valutare caso per caso i requisiti per l’accesso al bando. Su questo, gli uffici della nostra Organizzazione sono a disposizione degli agricoltori».

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