di Paolo Rastelli
ALBA – Alla Piccola casa della divina Provvidenza di Alba, la mostra mercatino dei lavori artistici realizzati dagli ospiti con fragilità e delle creazioni di cucito e artigianato degli anziani, è stata inaugurata in occasione della festa, lo scorso fine settimana. Ma ci sarà ancora occasione – sabato 20 e domenica 21 dicembre, al pomeriggio – di poter conquistare un set di berretto e sciarpa per i nipoti, di cuscini dipinti per il salotto, di tote bag (o borse per la spesa, se si preferisce l’italiano), decorazioni e altro ancora. Oggetti fatti con il cuore – non è retorica, in questo caso, ma realtà – nei laboratori del Cottolengo, con l’aiuto delle religiose e dei volontari (soprattutto delle volontarie).
Anime dell’operazione sono suor Marta Marini, la direttrice, e Marica Marchesi, una di quelle signore che una volta si definivano con le «mani d’oro», che al Cottolengo ci abita ma in passato è stata tra le volontarie. Insieme a lei ci sono altre ospiti di altrettanto talento: ogni martedì e venerdì hanno appuntamento con ago, filo, lana e il necessario per dare forma alla loro ispirazione.
L’altro volto della creatività è il laboratorio di arte terapia, che suor Marta ha affidato a Desirée e Stefania. Quest’anno, oltre a confezionare oggetti che «valorizzano la persona», per usare le parole di suor Marta, è stata data vita a un’altra iniziativa, «per portare il Cottollengo fuori, nella città»: la ManiFesta, con la distribuzione nel centro storico, il 19 dicembre, di coloratissime mani di carta.
