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Giornali diocesani / Da gennaio Andrea Gilardoni assumerà la direzione de L’azione di Novara

Editoria, colpo di mano sul Fondo per il pluralismo

NOVARA – Dal primo numero del 2026 Andrea Gilardoni assumerà la direzione del giornale diocesano L’azione di Novara; subentra a Lorenzo Del Boca che ha guidato il settimanale a partire dal 2020. Gilardoni ha seguito la cronaca politica ed ecclesiale, prima di essere nominato dal vescovo Franco Giulio Brambilla, nel 2016, direttore dell’ufficio diocesano per le comunicazioni sociali. Incarico per il quale ha continuato a curare le pagine dedicate alla Chiesa novarese. In questi anni ha svolto l’attività dell’ufficio stampa diocesano, occupandosi, tra l’altro, di coordinare la comunicazione per le beatificazioni di Antonio Rosmini e Giuseppe Rossi.

Con il direttore Gilardoni, il condirettore Frattini

Ad affiancarlo come condirettore sarà Fabrizio Frattini. Frattini ha una lunga esperienza giornalistica maturata in oltre trent’anni di lavoro nella redazione novarese del giornale, dove ha curato la cronaca amministrativa, economica e sportiva, arrivando poi ad occuparsi del coordinamento della redazione e della supervisione sul lavoro redazionale. È consigliere nazionale della Fisc, la Federazione Italiana settimanali cattolici.

A partire dal prossimo anno ci sarà un’altra importante novità. «Il giornale – anticipa il Consiglio d’amministrazione – si presenterà con una foliazione aumentata e una nuova impostazione: raccoglierà la cronaca e la vita delle comunità di tutti i territori dell’ampia Diocesi di Novara, con sezioni dedicate ai paesi e alle città delle province di Novara e Vco e della Valsesia, in provincia di Vercelli».

Il saluto di Del Boca ai lettori

Nel salutare nel suo ultimo editoriale da direttore Del Boca ha ricordato ai lettori: «Credo che i giornali non possano non avere futuro. La carta stampata, con l’autorevolezza che rappresenta, avrà comunque un ruolo significativo nel panorama sociale. E più si ridurrà in quantità assoluta, più risulterà significativa sul piano della riflessione, del dibattito e dell’approfondimento culturale. Quanto siano importanti i giornali, lo sanno quelli che sono costretti a farne a meno».

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