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L’albese Claudio Taretto nel Consiglio di amministrazione del conservatorio Ghedini di Cuneo

Il direttore della banda cittadina Ars et labor nominato dal Ministero come esperto di amministrazione: «Un incarico impegnativo che mi lusinga»

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di Elisa Rossanino 

LA NOMINA – «Per me è un grande onore», ha commentato Claudio Taretto, conosciuto in città in qualità di direttore della banda musicale Città di Alba Ars et labor quando dal Ministero gli hanno comunicato che presto avrebbe assunto un nuovo incarico.

La nomina nel Consiglio di amministrazione

Ebbene sì, da alcune settimane è parte del Consiglio di amministrazione del conservatorio Giorgio Federco Ghedini di Cuneo. Nonostante la sua formazione musicale, non è questo il ruolo che ricoprirà sedendo al tavolo del Cda cuneese presieduto da Mattia Sismonda.

Un incarico da esperto di amministrazione

«Sono stato convocato in quanto “esperto di amministrazione” vista la mia esperienza trascorsa come amministratore presso il Comune di Alba. Un ruolo piuttosto impegnativo che al contempo mi lusinga particolarmente», ha raccontato Taretto che sederà accanto alla direttrice Deborah, a Elisabetta Olivero, a Clara Dutto e alla rappresentante degli studenti Manuela Ribodino.

Il ruolo del Ministero e l’accettazione dell’incarico

Aggiunge: «A Cuneo sarò espressione del Ministero dell’università e della ricerca, lo stesso che alcune settimane fa mi ha contatto per chiedermi se ero disponibile e che poi mi ha richiamato per confermare l’incarico. Ho accettato con entusiasmo, mosso dal desiderio di contribuire attivamente allo sviluppo di un’istituzione di eccellenza nel panorama musicale piemontese».

Un’opportunità anche per Alba

Taretto porterà tutta la sua esperienza al servizio del conservatorio, ma non solo: «La mia presenza a Cuneo sarà un’occasione anche per Alba, per accorciare le distanze. Il Ghedini di Cuneo è l’unica università della provincia, per la nostra città dove l’offerta formativa musicale è ampia mi pare una bella opportunità», spiega.

Collaborazioni formative ed eventi condivisi

Tra le possibilità emergono le collaborazioni formative con masterclass, workshop e scambi di studenti tra il conservatorio e le associazioni musicali albesi, valorizzando talenti locali; gli eventi congiunti come festival musicali itineranti che colleghino Cuneo e Alba con concerti nelle storiche location albesi, e le collaborazioni con scuole e imprese della zona per borse di studio, residenze artistiche e iniziative di divulgazione musicale. «Sono fiducioso che queste iniziative possano generare valore condiviso, elevando il ruolo del conservatorio come polo di aggregazione culturale», aggiunge.

L’attrattività del Conservatorio Ghedini

Cuneo potrebbe dunque ampliare la sua attrattività. «Molti albesi che vogliono proseguire nello studio di uno strumento vanno al Giuseppe Verdi di Torino. La città offre grandi opportunità, ma Cuneo non è da meno. Gli insegnanti sono di primo livello e le strutture ampie e idonee. Cercherò di capire quanti scelgono già il Ghedini e le motivazioni di chi decide di andare altrove. Ogni scelta è legittima ma se è per motivi esterni alla proposta come la difficoltà a raggiungerlo per la scarsità di mezzi, cercherò di approfondire».

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