IMPRESE – La Regione Piemonte continuerà a finanziare l’internazionalizzazione delle imprese attraverso i Progetti Integrati di Filiera (PIF) anche nel periodo 2026-2029, con una dotazione complessiva di 27.170.000 euro a valere sul Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr).
I PIF si confermano uno strumento collaudato per rafforzare la presenza delle PMI piemontesi sui mercati esteri, favorendo aggregazioni strategiche di filiera e una proiezione internazionale coordinata. La misura, in linea con la Strategia di Specializzazione Intelligente, interesserà in via prioritaria i comparti Automotive & Transportation, Aerospazio, Cleantech & Green Building, Tessile e Alta gamma, Agroalimentare e Agritech, Microelettronica e Automazione, Salute e Benessere e ICT, con possibilità di estensione ad altri settori ad alta potenzialità.
Le attività previste comprendono sia azioni di sistema – come animazione, formazione e supporto all’aggregazione – sia azioni di investimento, tra cui partecipazione a fiere, incontri B2B internazionali, missioni economiche, digitalizzazione dell’offerta e assistenza sui mercati target. Le imprese selezionate potranno accedere, tramite bando pubblico che verrà attivato nella primavera 2026, a contributi a fondo perduto fino a 20.000 euro per PIF.
“Con questo provvedimento – dichiarano il presidente Alberto Cirio e l’assessore alle Attività produttive e Internazionalizzazione Andrea Tronzano – rilanciamo la capacità del Piemonte di competere sui mercati globali. Puntiamo su imprese che innovano, collaborano e si organizzano in filiera. La crescita delle esportazioni passa dalla capacità di presentarsi come sistema, valorizzando eccellenze, know-how e relazioni industriali”.
I risultati delle precedenti edizioni confermano l’efficacia della misura. Nel 2024 e 2025 sono state realizzate complessivamente 227 attività di internazionalizzazione, coinvolgendo oltre 3.100 imprese piemontesi. Solo nel 2025le iniziative sono state 117, con quasi 1.600 aziende partecipanti, soprattutto attraverso fiere internazionali, business convention e workshop B2B, che hanno rafforzato i contatti commerciali e la presenza delle PMI sui mercati esteri.
“La continuità dell’azione regionale – sottolinea Tronzano – è un segnale forte per il nostro sistema produttivo: rafforziamo un modello che ha già coinvolto oltre mille imprese negli anni scorsi, con risultati concreti in termini di contatti commerciali, contratti esteri e posizionamento competitivo. Continuiamo a investire per fare del Piemonte una piattaforma stabile di esportazione intelligente e strutturata”.
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