di Lino Ferrero
RORETO – La notizia della scomparsa di Anna Maria Mulassano vedova Ciravegna, all’età di 77 anni, circondata dall’affetto della sua numerosa famiglia e confortata da una fede incrollabile, ha lasciato un vuoto non solo nei cuori dei suoi cari, ma in tutta la comunità che ha avuto il privilegio di conoscerla.
Anna Maria non è stata semplicemente una madre, una nonna, una vedova che ha raggiunto il suo caro Giovanni; è stata l’incarnazione della donna di campagna, una figura di rara tenacia, che ha saputo tessere con saggezza la trama della vita familiare e lavorativa.
Ricordata dai suoi 5 figli – Riccardo, Mariasilvia, Bruna, Laura, Giulio – con “grande amore ed infinita riconoscenza,” Anna Maria era il pilastro di una famiglia numerosa e unita. Eppure, la sua influenza andava ben oltre le mura domestiche e l’ambito privato.
La tutela silenziosa delle donne rurali nella Coldiretti
Anna Maria Mulassano è stata una di quelle donne che, pur non salendo su palchi o scrivendo manifesti, hanno dato voce e dignità alle donne rurali attraverso l’esempio e l’impegno quotidiano. La sua vita, radicata nella terra e scandita dai ritmi della campagna, le ha conferito una profonda consapevolezza delle sfide, spesso invisibili, che le donne come lei dovevano affrontare.
Era una donna di lavoro nel senso più pieno del termine: colei che partecipava attivamente alla gestione del lavoro agricolo, che ne conosceva la fatica e ne gioiva per i frutti, ma che allo stesso tempo si faceva carico della cura, dell’educazione e del mantenimento dei legami familiari. In un’epoca in cui la doppia, talvolta tripla, giornata lavorativa della donna rurale era data per scontata, Anna Maria cercava, con la sua azione e la sua influenza discreta, di far comprendere che anche queste donne avevano bisogno di essere tutelate e riconosciute nel loro ruolo fondamentale non solo per la famiglia, ma per l’intera economia agricola.
La sua figura, dunque, si eleva a donna del lavoro e della famiglia, una donna di fede che ha saputo tradurre i suoi principi in gesti concreti di cura e supporto. Ha insegnato il valore della terra, l’importanza della fede e la forza dell’unità, lasciando in eredità ai suoi figli e nipoti non solo un patrimonio di affetti, ma anche un esempio di resilienza e dignità.
Il suo ricordo vivrà per sempre nei racconti, nell’operosità della sua famiglia e nel rispetto che si è guadagnata con una vita spesa al servizio degli altri.
I funerali si svolgeranno lunedì 15 dicembre alle ore 14,30 nella parrocchia di Maria Vergine Assunta in Roreto di Cherasco. Anna Maria riposerà nella tomba di famiglia nel cimitero di Roreto.
