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Il coronavirus non arretra in Piemonte

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TORINO In Piemonte continuano ad aumentare i casi di Coronavirus: secondo l’ultimo bollettino della serata di ieri, venerdì 6 marzo, la Regione ha parlato di 166 contagiati, di cui 35 in terapia intensiva negli ospedali della rete territoriale, di cui fa parte nella Granda anche il Carle di Cuneo, dove è ricoverato un uomo di Torino. È invece in isolamento domiciliare la persona risultata positiva ad Alba, il primo contagio della provincia. Purtroppo in serata è salito anche il numero dei decessi in regione positivi al Covid-19, sempre  secondo l’ultimo bollettino, sono cinque, tutti registrati nell’Alessandrino. A preoccupare anche la notizie che, per una quindicina di tamponi positivi, non si sarebbe riusciti al momento a ricostruire la catena di contagio, facendo nascere il timore di un focolaio piemontese.

Francesca Pinaffo

BRUXELLES Le province di Savona e di Pesaro-Urbino sono state aggiunte alla lista del Parlamento Ue delle aree considerate a rischio per il coronavirus. La nota di aggiornamento aggiunge alla lista anche alcune aree in Francia e Germania che però, si precisa, «non presentano lo stesso livello di rischio» delle altre zone.

La lista dove ora compaiono anche Savona, Pesaro e Urbino, comprende Lombardia, Emilia-Romagna, Veneto e Piemonte oltre alla Cina, alla Corea del Sud, all’Iran, a Singapore e al Giappone. Nella nota inviata al personale si precisa che sono state identificate anche alcune piccole zone a rischio in Francia e Germania. Tra queste ci sono l’Oise (in particolare le località di Creil, Crèpy-en-Valois, Vaumoise, Lamorlaye, Lagny-le-Sec), l’Alta Savoia (in particolare la località di La Balme) e il Morbihan (in particolare le località di Auray, Crac’h e Carnac) oltre al circondario di Heinsberg nel Nordreno-Vestfalia.

Ansa

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