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Aldo Barberis, 60 operai increduli

CRISI Incredulità, delusione e sconforto. Così i dipendenti della ditta di costruzioni Aldo Barberis hanno appreso la notizia della mobilità per almeno una ventina di loro.

Lo riferisce il segretario generale provinciale della Filca (Federazione italiana lavoratori costruzioni e affini) della Cisl Gerry Castelli, che nei giorni scorsi, insieme agli altri sindacati, ha incontrato i lavoratori della Barberis. «I dipendenti sono increduli e preoccupati per il loro futuro. Erano convinti di poter raggiungere la pensione con la Barberis», ha spiegato Castelli. Invece,come anticipato dal nostro giornale, la storica impresa edile, colpita dalla crisi, si è trovata nella necessità di effettuare una riorganizzazione interna, che ha portato all’apertura di una procedura di mobilità per una parte della forza lavoro. Ancora Castelli: «Chiederemo ai vertici dell’azienda di evitare la mobilità, che nel campo dell’edilizia è quasi sinonimo di licenziamento, e di utilizzare fino in fondo le possibilità offerte dagli ammortizzatori sociali, prendendo in considerazione l’eventualità di ricorrere alla cassa integrazione straordinaria».

I sindacati hanno richiesto ai rappresentanti della ditta un incontro, ma nel momento in cui scriviamo la riunione non è ancora stata programmata. Si è invece svolto il faccia a faccia tra Aldo Barberis e il sindaco Maurizio Marello. «Come immaginavo, Aldo Barberis si è dimostrato una persona molto responsabile e con a cuore i propri lavoratori. La ditta è riuscita fino a oggi a mantenere inalterato l’organico ma ora, a causa della pesante recessione, non è più in grado di tenere quel numero di dipendenti (circa una sessantina) e così, con grande sofferenza, è dovuta ricorrere alla soluzione della mobilità. La famiglia Barberis aveva pensato anche di ripiegare sui contratti di solidarietà, ma questa strada si è rivelata impraticabile in quanto avrebbe impedito alla ditta di subappaltare lavori. Ho chiesto che si faccia il possibile per contenere il numero di dipendenti interessati da questo provvedimento, che spero possano diminuire rispetto ai 25-26 preventivati. Credo comunque che l’azienda, per salvaguardare il proprio futuro, non possa scendere al di sotto di 20 persone in mobilità, che verranno scelte secondo i criteri previsti dalla legge, i quali tengono conto dell’anzianità e del numero di persone a carico. Il Comune, insieme alla Barberis, verificherà le possibilità per ricollocare sul mercato del lavoro i dipendenti in mobilità », ha concluso il Sindaco.

Enrico Fonte

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