
ALBA Michele Ferrero. Condividere valori per creare valori, la prima biografia dell’industriale nato a Dogliani nel 1925 e morto a Montecarlo nel 2015, sarà in libreria, edita da Salani, a partire da martedì 18 aprile. Mercoledì scorso si è tenuta la conferenza stampa di presentazione alla fondazione Ferrero
In 288 pagine Salvatore Giannella ripercorre la parabola di uno degli imprenditori italiani più importanti del Novecento, per Alba l’uomo simbolo della trasformazione della città da centro agricolo a realtà ricca e dinamica. Presa in mano l’azienda fondata nel 1942 dal padre Pietro (1898-1949) e dallo zio Giovanni (1905-1957), portò Ferrero a essere celebre nel mondo con prodotti come Nutella, Rocher e Kinder, per citarne solo alcuni.

Riuscì a farlo prima nello stabilimento albese grazie al lavoro di quegli operai contadini trasportati ogni giorno, tramite le corriere dell’azienda, dai paesi delle Langhe, una soluzione che ha permesso di evitare ulteriore spopolamento. E poi nelle fabbriche in diverse parti del mondo, a iniziare da quella di Allendorf, in Germania. Sua l’idea della fondazione, oggi presieduta dalla moglie Maria Franca, istituita con il motto «Lavorare, creare, donare», punto di riferimento per gli anziani dell’azienda e diventata, con mostre e convegni di alto livello, uno dei poli culturali albesi. Da non dimenticare anche le imprese sociali Ferrero in Camerun, Sud Africa e India. Negli ultimi anni dovette affrontare il lutto per la prematura scomparsa del figlio Pietro, avvenuta nel 2011.
L’autore, Salvatore Giannella, per preparare il volume si è avvalso di numerose testimonianze di persone che lavorarono con Michele Ferrero, che durante tutta la vita evitò sempre la luce dei riflettori.
Giannella, nato nel 1949, dopo aver diretto i periodici L’europeo, Genius e Airone, collabora con Oggi e Sette, il settimanale del Corriere della sera. È autore di libri di arte e storia. Ha curato sceneggiature per Rai educational.
Davide Barile
