
IL PERSONAGGIO Nel corso della cerimonia del 7 dicembre a Cuneo a Tomaso Zanoletti è stata conferita l’onorificenza di cavaliere di gran croce, la più alta medaglia d’onore della Repubblica.
Tomaso Zanoletti è noto nell’Albese soprattutto per le cariche politiche ricoperte. Nato nel 1944 a Cortemilia, «sono un rappresentante della prima immigrazione ad Alba, quella venuta dalla Langa, che precedette l’arrivo di veneti e meridionali. Mi sono trasferito in città dopo aver terminato il liceo a Torino. Sono laureato in legge e ho esercitato per qualche anno la professione di avvocato. Ho pure una laurea in scienze politiche e ho insegnato storia e filosofia nei licei. Secondo me chi si impegna in politica deve comunque avere un lavoro per mantenersi libero nel proprio operato».
E la carriera politica di Zanoletti inizia presto, all’interno della Dc, «nel 1977 fui eletto sindaco di Alba, il più giovane della storia. Durante i miei mandati si è assistito al consolidamento dell’economia cittadina e alla trasformazione urbanistica, migliorando il rapporto con i Comuni limitrofi. Penso pure alle grandi strutture viarie, agli impianti sportivi, ai servizi per gli anziani. In Senato ho dato battaglia per l’autostrada Asti-Cuneo, il nuovo ospedale e la rinascita della Valle Bormida». L’inquinamento dell’Acna «rischiava di coinvolgere pure i vigneti dell’Albese: si paventava anche la costruzione di un inceneritore. Portai Alba a fianco della giusta battaglia dei valligiani: insieme abbiamo ottenuto l’unica vittoria di un gruppo per la tutela della salute e dell’ambiente contro la cattiva industria».
Forte pure il suo impegno nella promozione delle tipicità albesi: «Sono stato presidente del Comitato nazionale vini, dell’Enoteca regionale di Grinzane, dell’associazione Città del vino, fondatore dell’osservatorio Vino e salute e, ora, gran maestro dell’Ordine dei cavalieri del tartufo e dei vini di Alba».
Davide Barile
