
ALBA Per Federico Ferrero, «la mania di raccontare il tennis» (frase che fa da sottotitolo al libro Parlare al silenzio, uscito nei giorni scorsi, pubblicato da Add editore) è nata nel 2001, mentre correggeva la tesi di laurea in giurisprudenza e a New York si giocava un quarto di finale degli Us Open passato alla storia. Tra gli ordinamenti comunali di Diano del 1733 e quattro set tra Agassi e Sampras risolti al tie-break non ci fu partita.
Per il giornalista albese la mania tennistica è poi diventata lavoro. Da anni Ferrero racconta il tennis per Eurosport e ne scrive su Il tennis italiano, collaborando anche (con servizi su casi irrisolti di cronaca nera) sul Corriere della sera e 7.
Il libro spazia tra curiosità, aneddoti, omaggi ai maestri Rino Tommasi e Gianni Clerici e al collega di Eurosport Jacopo Lomonaco, ma fotografa anche come è cambiato il modo di fare le telecronache. Ferrero ha commentato 19 edizioni degli Australian open vivendo, sul fuso orario di Melbourne, tra gli studi di Eurosport e un albergo di Milano.
«L’informazione è cambiata in peggio. L’aumento della tecnologia ci ha messo a disposizione strumenti impensabili, ma ci ha anche messi a terra. Ormai si fa tutto dallo schermo. Da anni sento dire “tanto è uguale”, ma non è vero. La Tv inquadra dettagli che sul campo non vedi, ma è l’unica cosa in più che ti dà. Il top spin di Nadal puoi spiegarlo bene finché vuoi, ma visto dal vivo è un’altra cosa», afferma Federico, che ha fatto più trasferte per seguire il tennis nei primi cinque anni di carriera che nei successivi venti.
Sulle discipline che stanno (forse) soppiantando il tennis, Ferrero ha le idee chiare. «Il padel ormai è radicato ovunque. Non è una moda passeggera. Magari, dopo aver raggiunto il picco, avrà una piccola discesa, ma non perderà popolarità. Anche il pickleball – una sorta di tennis giocato su un campo più piccolo – prenderà piede: crea socialità e si gioca su campi più facili da realizzare».
Per il rilancio del tennis, la speranza, si chiama Sinner. «Abbiamo visto in passato tanti campi da tennis convertiti in impianti da calcetto. Ora ci sarà un’inversione. Sinner riporterà tante persone al tennis, sia adulti che hanno smesso, sia giovani. Ormai è famoso come i calciatori e ha grande presa sui ragazzi», conclude Ferrero.

Parlare al silenzio sarà presentato sabato 18 maggio, alle 18.30 alla libreria Milton, in via Pertinace ad Alba, assieme al volume Tenebre italiane (Solferino), di Marco Imarisio. Il cronista di nera del Corriere della sera, grande appassionato di tennis, nel suo volume ripercorre alcuni dei casi giudiziari che hanno scosso il Paese, dalla scomparsa della contessa Agusta alla strage di Erba, al rapimento e all’assassinio del piccolo Tommaso. Sarà una presentazione incrociata. Ciascun autore presenterà il libro del collega.
Corrado Olocco
