ALBA Dopo gli episodi di violenza che hanno caratterizzato nei giorni scorsi la casa circondariale di Asti e poi di Torino e la casa lavoro Giuseppe Montalto di Alba è proprio quest’ultima che continua a destare preoccupazione. Questa volta il grido di allarme arriva dalla segreteria locale dal sindacato della Polizia penitenziaria Fns Cisl di Alba.
Raccontano: «Altra giornata di fuoco presso la Casa di reclusione di Alba. Un internato di nazionalità algerina dalla sera di sabato 20 luglio sta mettendo in atto una serie di aggressioni contro il personale penitenziario. Dapprima ha distrutto l’ufficio del preposto, poi, dopo esser stato portato presso il nosocomio Ferrero di Verduno, continuava con la sua protesta sia contro il personale sanitario che quello penitenziario, mostrando anche i suoi “genitali” in segno di provocazione. Poi, dopo essere stato dimesso e rientrato in Istituto, iniziava a rompere i suppellettili della sua camera di pernottamento, lanciandoli nel corridoio».
Ma non è finita, gli episodi di violenza sarebbero continuati anche il giorno successivo: «Nella giornata di domenica 21 luglio dava fuoco a tutta la propria camera. Il Comandante e un gruppo di Agenti, riuscivano a riportarlo alla calma. Poi, lunedì 22, nuovamente dopo esser stato visitato dal medico, è stato inviato a una visita presso la psichiatra. Durante la quale ha tirato fuori dalla bocca una lametta e brandendola minacciava il personale. A fatica la Polizia penitenziaria riusciva a immobilizzarlo, con l’ausilio del personale medico del 118 richiamato in supporto presso la struttura. Dopodiché veniva sottoposto a un trattamento sanitario obbligatorio (Tso)».
Nelle operazioni di contenimento sono rimasti contusi tre Poliziotti, uno dei quali è ancora in ospedale. La segreteria locale della Fns Cisl lamenta il clima infuocato e rovente che regna presso il carcere di Alba e richiama il Provveditorato Regionale affinché trasferisca immediatamente questi soggetti, perché ingestibili nella struttura di Alba
