
BRA Il 18 agosto 2015 veniva a mancare don Aldo Rabino, un personaggio importante per la storia del Torino calcio. Il cappellano granata ha lasciato i suoi cari a Maen, mentre era al centro Oasi: si è spento verso la mezzanotte, dopo aver avuto un malore. A nulla servirono i soccorsi arrivarti in modo celere.
Il sacerdote è stato accostato alla squadra di calcio perché egli ha sempre avuto la responsabilità di celebrare la Messa in onore degli invincibili del grande Torino, ogni 4 maggio: quasi tutti gli appassionati della squadra granata conoscevano don Aldo, ed erano particolarmente affezionati alla sua figura, che era, ed è, rimasta un simbolo della passione sportiva per il Toro.
Ma il cappellano non era soltanto colui che celebrava la Messa per commemorare le vittime della strage di Superga, anzi: egli è stato un faro, un personaggio anche molto attivo nei Toro club. A don Aldo è stata anche conferita la cittadinanza onoraria della città di Torino, il 19 gennaio del 2015, per il suo impegno nei confronti dello sport e dei giovani.
Non si può dimenticare la sua presenza e la sua importanza per quanto riguarda il progetto e l’idea della costruzione del nuovo stadio: fu nominato per questo presidente onorario della fondazione Filadelfia. Don Aldo Rabino è stato tante volte a Bra molto amico di Giacomo Bogetti presidente del Toro club cittadino. Nel giugno 2014 aveva partecipato a Bra alla festa delle parrocchie insieme a un ex gloria del Torino Rosario Rampanti.
Sabato 24 agosto la funzione in suffragio al santuario
Parliamo della splendida figura di don Aldo perché sabato 24 agosto alle 17.30 presso il santuario della Madonna dei fiori ci sarà una messa in suffragio, che il Toro club Bra ogni anno organizza il suo a memoria oltre al torneo di calcio giovanile a giugno.
Lino Ferrero
