
ALBA Con i saldi alle porte, che in Piemonte inizieranno il 4 gennaio, facciamo il punto dell’andamento dei negozi cittadini con Fabrizio Pace, direttore dell’Associazione commercianti albesi.
Quali sono i settori trainanti e quali dimostrano una certa difficoltà, Pace?
«Non possiamo parlare di comparti in difficoltà. Se guardiamo al 2024, almeno fino a oggi emerge una certa tenuta a livello di fatturato. Come sempre, ci sono imprese che lamentano qualche calo, compensate da altre che riferiscono di performance migliori rispetto all’anno scorso. Va anche detto che, per il commercio, gli ultimi due mesi dell’anno sono molto importanti nel nostro territorio, sia per via della Fiera del tartufo, che incide sugli acquisti perché attrae un pubblico di turisti altospendenti, sia per l’andamento del Natale, che potrebbe fare la differenza sul dato generale».

Gli acquisti on-line crescono di anno in anno: continuano a ra ppresentare un danno importante per il commercio fisico?
«Numerosi operatori lamentano la concorrenza: è innegabile che le vendite su Internet sottraggano quote di mercato al commercio fisico, soprattutto nei settori di abbigliamento, calzature e accessori. Ma al contempo non dobbiamo dimenticarci che, dopo un’esplosione dell’on-line che sembrava incontenibile, c’è stato un sensibile ritorno agli acquisti in presenza, nei negozi di vicinato. Crediamo sia una sorta di reazione al pesante lascito psicologico della pandemia: le persone hanno ricominciato a cercare il contatto umano che, per molti mesi purtroppo, era stato negato dalle circostanze. In più, oggi sono numerosi i negozi tradizionali che si promuovono sui social o vendono con il proprio e-commerce».
Il cibo continua a essere attrattivo
Oggi ad Alba quanto contano le attività del settore alimentare, in linea con la vocazione turistica dell’area?
«Il turismo continua a rappresentare un importante motore per l’economia locale, sostenendo in particolare le attività di questo comparto. Grazie all’enogastronomia, Alba ha beneficiato di una clientela selezionata, attratta dall’approfondimento culturale dei nostri prodotti e dalla ricerca di autenticità. Grazie al lavoro quotidiano del nostro Consorzio turistico, abbiamo promosso soggiorni in strutture di qualità, pranzi e cene in ristoranti di eccellenza, oltre a esperienze che valorizzano le peculiarità del territorio. A fine anno, in particolare, prevediamo di rilevare dati in sostanziale tenuta o leggero incremento rispetto al 2023».
Filippo Bonardo Conti
