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Oggi ad Haiti i funerali del missionario cheraschese padre Attilio Stra

Oggi ad Haiti i funerali del missionario cheraschese padre Attilio Stra

CHERASCO La comunità salesiana di Cap-Haitien (Haiti) celebra oggi (venerdì 10 gennaio) i funerali del confratello padre Attilio Stra, deceduto lo scorso 30 dicembre. Quando ad Haiti saranno le 9 e in Italia le 15.30, tutti i «suoi ragazzi», di ritorno dalle vacanze natalizie, si stringeranno attorno alla bara di colui che è stato, sulle orme di don Bosco di cui era figlio spirituale, «padre e maestro» per lunghissimi anni.

Attilio Stra nasce a Cherasco il 13 maggio 1936; dopo le scuole elementari va in seminario ad Alba per la scuola media e il ginnasio; oltre ad un bravo studente, Attilio si dimostra anche un campione di pallapugno, giocando nel cortile con i compagni di studio.

Terminato il ginnasio, incoraggiato da don Guglielmo Balocco, anche lui missionario cheraschese, nel 1953 si trasferisce in provincia di Torino, nello studentato teologico salesiano di Bollengo, per proseguire gli studi liceali.

Oggi ad Haiti i funerali del missionario cheraschese padre Attilio Stra 1

Quando ha 20 anni parte per il Vietnam e qui, nel 1959, fa la professione perpetua; successivamente, il 25 marzo 1963, nella basilica di Maria Ausiliatrice a Torino, viene ordinato sacerdote.

Racconta la nipote Daniela: «Del suo periodo in Vietnam si hanno poche notizie. Sappiamo che ha partecipato alla costruzione dell’istituto don Rua a Dalat. Le sorelle ricordano che per un periodo non era stato possibile contattarlo e si viene a sapere più tardi che era stato prigioniero in Cambogia».

Dopo altre vicissitudini, nel 1976, si trasferisce ad Haiti. Rimanendovi fino alla morte. Due le comunità che ha vissuto: quella di Port au Prince e quella di Cap-Haitien, sempre operando per combattere la povertà materiale e spirituale di quelle popolazioni.

Per i suoi giovani ha aperto una scuola professionale che godeva del sostegno di tanti benefattori in Europa. Nemmeno il terribile terremoto del 12 gennaio 2010 l’ha fermato. Rimasto sotto le macerie all’interno della scuola Enam a Port au Prince, di cui in quegli anni era direttore, venne soccorso e trasferito nei giorni successivi in un ospedale a Santo Domingo e poi qualche mese in Italia per rimettere a posto “la carcassa”, come scherzosamente amava dire, impaziente di tornare ad Haiti per partecipare alla ricostruzione delle case che erano state danneggiate.

Oggi pomeriggio si può seguire il funerale anche qui in Italia, collegandosi al link https://youtube.com/@radiotelesoleil923?si=yCXiibwX9OGSJcfK.

Valter Manzone

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