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Tempo di bilanci in agricoltura, parola ai giovani di Coldiretti Asti

AGRICOLTURA Dopo un anno impegnativo, per i giovani agricoltori astigiani il 2025 si prospetta denso di obiettivi e appuntamenti da raggiungere, a partire da quelli riguardanti la formazione.

A fare il punto per la categoria sul recente passato e l’imminente futuro è Alessandro Caruso di Coldiretti giovani impresa Asti: «Lo scorso anno siamo partiti con i presidi a Bruxelles e al Brennero, per combattere la concorrenza sleale, tutelare il made in Italy e aumentare gli investimenti in agricoltura, nonché per sostenere gli accordi di filiera finalizzati a garantire mercati maggiormente equi. Parallelamente, abbiamo completato i momenti di formazione nel centro Nord d’Italia, visitato aziende vitivinicole, vivaistiche, zootecniche e olivicole».

Le sfide aperte dal
Alessandro Caruso di Coldiretti giovani impresa Asti

Caruso aggiunge: «A tutto questo abbiamo abbinato gli incontri di formazione e informazione presso l’istituto scolastico superiore Penna, introducendo il progetto La Piemontese entra in classe. Non sono mancati i presidi in Regione a Torino, per attirare l’attenzione sull’annoso problema della fauna selvatica, aggravato dalla peste suina. Tra le conquiste la deroga alla gravosa copertura delle concimaie, ritrovando con la regione la soluzione meno dispendiosa degli enzimi naturali».

Nel nuovo anno, Coldiretti giovani impresa continua a garantire la formazione dei propri associati, senza perdere di vista le battaglie sindacali a tutela del lavoro giovanile e a favore dei nuovi insediamenti. Caruso spiega: «In agenda abbiamo la visita a un noto vivaio per un approfondimento sulle Tea (tecniche di evoluzione assistita) e sui Piwi (viti resistenti ai funghi), finalizzata a focalizzare nuove soluzioni adeguate per combattere fitopatologie e cambiamenti climatici. Dalla viticoltura all’olivocoltura, le visite proseguiranno tra gli uliveti per concludersi in un’azienda zootecnica con produzione casearia».

Tra le sfide più grandi per il 2025 figura «in primis il Mercosur (mercato comune dell’America meridionale), rivendicando l’applicazione del principio di reciprocità, affinché vi sia garanzia per la salute dell’uomo e dell’ambiente, nonché equità economica per gli agricoltori e gli allevatori: per ogni prodotto agroalimentare introdotto in Europa, e quindi in Italia, vanno osservate le stesse regole e garanzie ivi in vigore», sottolinea Caruso.

«Faremo poi un giro di boa sulla Pac 2027  e richiameremo l’attenzione sulle misure necessarie alla definizione di un adeguato bado per gli insediamenti dei giovani», incalza Caruso.

La presidente Monica Montcone e il direttore Giovanni Rosso di Coldiretti Asti commentano: «I nostri giovani continuano  a essere gli alfieri più virtuosi del comparto agroalimentare, sempre in prima linea per la difesa e la tutela del lavoro e dei suoi frutti, riservando particolare attenzione all’ambiente, agli investimenti e alle risorse dedicate».

Monticone e Rosso concludono: «Coldiretti Asti sarà sempre al loro fianco, con l’esperienza dei diversamente giovani, le intuizioni delle donne e la competenza dei nostri uffici tecnici».

Manuela Zoccola

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