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Per i rifiuti dal 2026 si passa a Str (VIDEO)

Alla conclusione dell'appalto a Egea ambiente, la gestione dei rifiuti passerà a Str, braccio operativo del Coabser. Nel frattempo, la minoranza continua ad attaccare la Giunta Gatto per la gestione dell'ecosportello

Per i rifiuti dal 2026 si passa a Str (VIDEO)

ALBA L’ecosportello di via Vivaro è di nuovo aperto, dalla scorsa settimana, e a disposizione degli utenti per la richiesta di informazioni, di servizi, per segnalazioni e per il ritiro dei sacchetti codificati per il conferimento dei rifiuti indifferenziati.

Era stato chiuso il 21 gennaio, dopo la scadenza con la fine del 2024 dell’affidamento del servizio a Egea ambiente. Nei primi giorni del nuovo anno, dopo la richiesta di un preventivo, l’Amministrazione Gatto ha deliberato di trasferirne la gestione alla Str, il braccio operativo del Coabser (Consorzio albese-braidese servizi rifiuti).

L’argomento è stato al centro della seconda Commissione consiliare, convocata dalla presidente Elena Di Liddo per sabato 1° febbraio, su richiesta della minoranza. Alla seduta, per approfondire i vari aspetti, hanno preso parte anche il direttore di Str, Piero Bertolusso, e il direttore del Coabser, Fabrizio Gianolio. Il momento attuale è importante, ben al di là di quanto accaduto in via Vivaro: in discussione, c’è il futuro dell’intero servizio di raccolta e smaltimento.

Lavori nella sede dell’ecosportello

Ha esordito Roberto Cavallo, assessore all’ambiente: «Lo sportello è di nuovo attivo e credo di poter assicurare che la chiusura non ha determinato alcuna interruzione e non ha nemmeno interferito sui servizi erogati, dal momento che gli utenti potevano comunicare attraverso il telefono o per posta elettronica, in caso di necessità o richieste d’assistenza. Gli uffici sono in fase di ristrutturazione e, per alcuni mesi, avremo una situazione in evoluzione, per la quale ci scusiamo con gli utenti».

I lavori in corso potrebbero creare altri problemi, dal momento che la palazzina appartiene al Comune e ospita le sedi di alcune associazioni. Ma, oltre a queste, anche il parcheggio dei mezzi che effettuano la raccolta rifiuti, lo spogliatoio degli addetti e la centrale del teleriscaldamento. Per quanto riguarda i primi due spazi, rimarranno a disposizione per l’espletamento del servizio di nettezza urbana, mentre dell’impianto di cogenerazione si parlerà in futuro.

L’assessore Roberto Cavallo.

Tra i problemi emersi, c’è anche quello occupazionale, con due dipendenti di Egea ambiente a cui è stata recapitata la lettera di prelicenziamento, venuto meno il posto di lavoro, a causa della fine dell’appalto. Sempre Cavallo: «Abbiamo a cuore la questione: sarà fatto tutto il possibile per salvaguardare la continuità lavorativa di queste due persone, occupate in via Vivaro da tempo».

Per quanto riguarda il futuro della gestione del servizio di raccolta e smaltimento rifiuti, lo sguardo è già oltre l’anno in corso: con il primo semestre del 2026, verrà meno l’affidamento a Egea. Tutto passerà, per decisione del Comune – Alba, tra Langhe e Roero, è l’unica ad avere scelto in passato di esternalizzare queste voci strategiche a un privato –, a Str.

Dal canto loro, Bertolusso e Gianolio hanno confermato la volontà della società e del Coabser di provvedere al miglioramento del servizio. Come? «Con un capitolato più ampio, più addetti (13 a fronte degli attuali 9) e un’applicazione rigorosa delle norme previste.

Ecco le parole dell’assessore Cavallo e dei referenti di Str:

L’opposizione: «Il Comune comunica tutto, ma non gli aspetti importanti»

Sono stati i gruppi di minoranza a chiedere la convocazione della seconda Commissione, in primo luogo per contestare come l’Amministrazione ha gestito la chiusura dell’ecosportello. Ha sottolineato Lorenzo Barbero, ex assessore all’ambiente: «A nostro avviso, questa vicenda è stata gestita in modo politico, quando si tratta di una grave criticità, che ha messo in difficoltà i cittadini».

Gli albesi, come ricordato dall’assessore Roberto Cavallo, con il pagamento della Tari sostengono una voce di spesa che pesa sui conti del Comune per 5,3 milioni di euro, pari per l’esattezza al 20 per cento della parte corrente.

Dopo la conferenza stampa di una decina di giorni fa, l’opposizione è tornata sul tema delle tempistiche. Sempre Barbero: «La comunicazione del Comune ci aggiorna tempestivamente sui movimenti del sindaco con grande dovizia di particolari, ma in questo caso è stata decisamente tardiva. Il 21 gennaio scorso, giorno della chiusura del servizio, ho visto sei o sette persone in coda. Sarebbe stato necessario informare i cittadini in anticipo e non a cose fatte. È evidente che nessuno era al corrente del cambiamento». Su un aspetto, però, il leghista è d’accordo: «Ritengo che il passaggio a Str sia la strada giusta per dare continuità alla gestione del ciclo dei rifiuti».

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Gli ex assessori Bolla e Barbero.

A intervenire è stato anche il capogruppo di Fratelli d’Italia, Emanuele Bolla: «A Str, che ricordo essere una società partecipata in modo consistente dal nostro Comune, chiediamo un impegno importante non solo di continuità, ma soprattutto per il miglioramento di un servizio strategico. Abbiamo bisogno che Alba sia più pulita e ordinata, ma non vediamo come sarà possibile perseguire questi obiettivi se l’Amministrazione procederà in modo approssimativo, come in questa occasione».

Anche l’ex assessore ai lavori pubblici, Massimo Reggio, nel suo intervento è tornato su quanto accaduto in via Vivaro: «La questione non sta tanto nella gravità del problema che si è creato, quanto nel modo. È stato un passo falso». Dalla maggioranza, a prendere le difese della Giunta è stata la consigliera Rosanna Martini: «Ci è stato detto di aver sbagliato nella gestione della questione. Mi pare evidente che è la stessa minoranza ad aver deciso di creare un caso politico, una polemica bassa per attaccare in modo diretto l’Amministrazione».

Beppe Malò

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