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Domani alla Bottega del vino di Dogliani si fa il punto sulla flavescenza dorata

Dogliani e la dura lotta alla flavescenza dorata

DOGLIANI Tra gli otto progetti pilota per la lotta alla Flavescenza dorata presenti in Piemonte, quello Doglianese Monregalese comprende il capofila Dogliani e altri venti Comuni della zona. Istituito nel 2005, alcuni tra i viticoltori che vi aderiscono hanno partecipato, nel 2024, alla dodicesima campagna di monitoraggio. Durante il picco massimo della malattia, corrispondente ai mesi estivi, ogni lunedì in Municipio si effettua, insieme ai tecnici, la conta degli Scaphoideus titanus, insetti vettori del fitoplasma tramite le loro punture, catturati con le trappole piazzate nei vigneti.

I nuovi dati saranno presentati con un incontro pubblico organizzato con l’assessorato all’agricoltura doglianese giovedì 20 febbraio alle 20.30 nella Bottega del vino di Dogliani.

Tra i relatori ci saranno Ivan Albertin del settore fitosanitario della Regione Piemonte, che esporrà i risultati del monitoraggio nell’area in questione, e le colleghe Elena Magnetti ed Elisa Perotti, le quali forniranno i dettagli sulla situazione piemontese e illustreranno le politiche da mettere in atto.

Seguirà l’intervento del tecnico Demis Del Forte che da sette anni promuove, in alcune aziende doglianesi, la sperimentazione del contenimento della flavescenza attraverso le potature verdi dei tralci malati, sempre in abbinamento e mai come alternativa ai trattamenti fitosanitari e alle procedure obbligatorie.

Alberto Alma aggiornerà sui metodi di controllo dello Scaphoideus titanus tramite dispositivi vibranti, mentre Alberto Mondino e Alessandro De Feo si concentreranno sull’uso dei feromoni per la confusione sessuale di un altro parassita della vite, la tignola.

Le conclusioni saranno affidate al presidente del consorzio, Attilio Pecchenino. Al termine, ai partecipanti sarà offerto un rinfresco.

Davide Barile

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