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Per Luciano Degiacomi, farmacista e pioniere, una mostra e un convegno

L'esposizione in Banca d'Alba inaugurerà domani, 11 aprile. Il convegno è in programma per il sabato, al castello di Grinzane Cavour

Per Luciano Degiacomi, farmacista e pioniere, una mostra e un convegno
Luciano Degiacomi.

L’INIZIATIVA Nella mostra “Al principio il vino è una collina” su Luciano Degiacomi (1921-1995), farmacista, “vignaiolo” e gastronomo, allestita a palazzo Banca d’Alba, i visitatori troveranno scritti, citazioni, immagini d’archivio, fotografie, quadri, oggetti originali, filmati e pubblicazioni. L’esposizione resterà aperta da venerdì 11 aprile a domenica 4 maggio nei week-end più Pasquetta e giovedì 1° maggio dalle ore 10 fino alle 19.

Tino Cornaglia, presidente dell’istituto di credito ricorda: «Sono farmacista come lui, per me Degiacomi è stato un maestro. La nostra professione ti porta a vivere e ad ascoltare la gente, penso che molti spunti relativi a ciò che fece li ebbe dalla comunicazione continua con la comunità albese. Ebbi poi la fortuna di condividere con lui un percorso nell’Ordine dei cavalieri del tartufo e dei vini di Alba». Nella nostra città «credo che Degiacomi si sia ritagliato uno spazio importante, è giusto ricordarlo in modo adeguato nella nostra sede e nel convegno di sabato 12 aprile alle 10 nella sala delle Maschere del castello di Grinzane».

Successore di Degiacomi come gran maestro nell’Ordine dei cavalieri del tartufo e dei vini di Alba, dal 2022, è Tomaso Zanoletti, che insieme a Cornaglia aprirà i lavori del convegno: «Degiacomi ebbe un ruolo attivo nel promuovere lo sviluppo dell’Albese. Lo ricorderemo parlando principalmente di paesaggio, vino, cucina e turismo. Sarà l’occasione per affrontare alcuni problemi, come il cambiamento climatico e le nuove legislazioni in materia. In seguito, vorremmo pubblicare gli atti: un modo concreto per testimoniare la sua opera».

Nei trent’anni trascorsi dalla morte, la figura di Degiacomi «se si considera il suo ruolo di innovatore, non è stata degnamente ricordata. Oltre ad aver fondato i Cavalieri, guidò attivamente la Famija albèisa dal 1963 al 1969, ideando un concorso gastronomico come il Piatto d’oro. E, occorre ricordarlo, fu ispiratore dell’Enoteca di Grinzane, che realizzò insieme all’allora sindaco Ettore Paganelli, presidente dell’ente fino al 1996. Pure in tale occasione fu pioniere: è la più antica istituzione italiana di questo tipo».

Secondo l’ex sindaco e senatore «Degiacomi era un uomo burbero, a volte scontroso, ma allo stesso tempo capace di grande umanità e amicizia. Durante un viaggio fatto insieme a lui a Bologna, sotto la mantella nascose un foulard pieno di tartufi. Appena entrati nel duomo per la Messa, il profumo attirò l’attenzione di tutti i presenti».

In seguito, nella conferenza prenderanno la parola il sindaco di Alba Alberto Gatto, Bianca Vetrino, alla guida dei Cavalieri dal 2011 al 2022, ed Ettore Paganelli. Si proseguirà con l’intervento di Antonio, figlio di Luciano, sulle proposte d’avanguardia del padre per il paesaggio, la gastronomia e il vino.

A seguire, Luisa Bocchietto, architetta, incentrerà il discorso sulla relazione tra design e paesaggio, mentre Alfredo Vizzini, dell’Università di Torino, narrerà il legame tra gli alberi e il tartufo. In chiusura, Fabio Gibellino, direttore della rivista La gola, analizzerà il futuro del vino sollevando interrogativi sull’evoluzione del settore. Prima dell’aperitivo, le conclusioni saranno affidate a Caterina Pasini, assessora alla cultura.

Davide Barile

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