
ALBA Dopo il successo delle precedenti esposizioni, Antonella Tavella fa ritorno alla Biblioteca civica di Alba con una nuova mostra personale intitolata Il cielo di Langa. L’esposizione sarà visitabile dal 3 giugno al 5 luglio nei seguenti orari: martedì, mercoledì e venerdì dalle 9 alle 12.30 e dalle 14 alle 18; giovedì dalle 9 alle 13.30 e dalle 14 alle 19; sabato dalle 9 alle 12.30.
La rassegna raccoglie una selezione di opere dedicate ai cieli delle Langhe, soggetto che Tavella affronta con una sensibilità poetica e visiva che non è passata inosservata alla critica. A commentare la nuova produzione è il critico d’arte Fabio Carisio, che ha firmato un testo denso di lirismo e suggestione.
«Con l’incanto di una fanciulla ammaliata dalla poesia delle vigne – scrive Carisio – dopo averne dipinte numerose celebrando paesaggi di La Morra e di altri ameni luoghi, ha alzato lo sguardo verso i cieli azzurri delle giornate serene, estive quanto invernali. Ne ha saputo cogliere quell’ebbrezza sensuale e spirituale che va oltre alla siepe leopardiana e decanta sempre nuovi contrasti chiaroscurali in quasi assoluta bicromia bianco-blu attraverso le velature di candide nubi tra cui brillano frammenti d’immensità celeste».
Il critico prosegue sottolineando la particolare raffinatezza del gesto pittorico dell’artista: «Con la sensibilità lirica di donna e la gestualità raffinata di artista ha instillato nei dipinti emozionanti gradazioni tonali di azzurri che rasserenano mente, cuore e anima portandole a godersi una frangia di lieta solitudine nel tramestio della frenesia contemporanea».
Secondo Carisio, la pittura di Tavella si configura come «un inno alla contemplazione: liberi da contaminazioni umane i paesaggi appaiono onirici, speculari a visioni introspettive di stati d’animo. Magistrale l’enfasi monocromatica in siderali tonalità blu sotto la fredda luce della luna: archetipo di solitudine, ma anche kairos, momento del più intimo dialogo di ogni spirito con l’universo».
La mostra si presenta come un’occasione per entrare in un mondo sospeso, dove la pittura diventa strumento di introspezione e contemplazione. Un viaggio tra i cieli della Langa che promette di lasciare il segno nel cuore dei visitatori.
Alice Ferrero
