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In località Ruota, a Guarene, resta la superstrada abbandonata

Si tratta di una vera e propria superstrada, sopraelevata, larga circa 40 metri. In parte sono ancora visibili rampe, svincoli, piazzole e stradine laterali. A suo tempo, quando era stata realizzata, erano stati espropriati – non senza proteste – circa 50mila metri quadrati di terreni fertili

In località Ruota, a Gurene, resta la superstrada abbandonata

di Francesca Pinaffo

GUARENE  – Era il 2021 quando Gazzetta d’Alba pubblicava un ampio approfondimento dal titolo “Una strada fantasma taglia i coltivi all’ingresso di Alba”. Si fa riferimento a quasi due chilometri di asfalto tra località Ruota, nel territorio comunale di Guarene, fino alle porte della città, al Mogliasso. Da quando è stato aperto il tratto astigiano dell’A33, la strada – il cui compito era collegare la tangenziale albese al Roero – è stata lasciata a sé stessa. L’ingresso è ancora ben visibile tra Vaccheria e Baraccone.

Il degrado evidente

Nel frattempo, rovi, piante e incuria hanno invaso le corsie: se si guarda dall’alto l’area con l’ausilio di una mappa, non si può non notare questo serpente grigio che emerge dai campi. A distanza di quattro anni, la situazione è invariata. Ma è anche vero che il momento potrebbe essere decisivo, con l’Asti-Cuneo mai così vicina al completamento, e ancora di più con la situazione della tangenziale in divenire. Il caso, nel 2021, era stato portato alla luce dalla sezione albese di Italia nostra, che chiedeva la rimozione di tutto l’asfalto e il ritorno dell’area allo stato agricolo.

Un’opera imponente ma inutilizzata

Si tratta di una vera e propria superstrada, sopraelevata, larga circa 40 metri. In parte sono ancora visibili rampe, svincoli, piazzole e stradine laterali. A suo tempo, quando era stata realizzata, erano stati espropriati – non senza proteste – circa 50mila metri quadrati di terreni fertili. Italia nostra aveva anche auspicato un possibile utilizzo, in alternativa, a fini costruttivi, per evitare altro consumo di suolo. Abbiamo fatto il punto con Massimo Antoniotti, vicepresidente della Provincia, alla guida del Tavolo sulle grandi opere, che vede l’ente confrontarsi con Regione e Comuni sull’Asti-Cuneo e sugli altri interventi nella Granda: «L’ex superstrada in località Ruota non è stata certo dimenticata. Fa parte del lotto dell’adeguamento della tangenziale albese, il cui iter al momento è ancora in corso, per quanto vicino alla risoluzione».

I nodi dell’A33 e la VIA

È il grande punto interrogativo del completamento dell’A33, con la valutazione d’impatto ambientale (Via) ferma al Ministero e incertezze sulle tempistiche: «L’11 settembre ci sarà un incontro con la società Asti-Cuneo, anche con i tecnici, per disporre una bozza di convenzione per le opere di adduzione del tratto albese. Nel momento in cui verrà convocata la conferenza di servizi sulla tangenziale, di certo verrà affrontato anche il tema della strada in località Ruota». Come tempistiche per la conferenza, nei mesi scorsi si era già parlato dell’estate: «Se non sarà il mese di settembre, credo che i tempi oggi siano maturi per ipotizzare l’autunno: in generale, è un percorso in linea con le grandi opere di questo tipo. Possiamo essere fiduciosi che anche questa parte si sbloccherà».

La posizione del Comune di Guarene

Ne parla anche Simone Manzone, sindaco di Guarene: «A noi interessa, come Comune, che si valuti il futuro di questo tratto del nostro territorio. Con la precedente Giunta albese, era stato stilato un documento che interveniva anche su questo tema». Due le ipotesi rimaste in campo: il ritorno dei terreni allo stato agricolo o il riutilizzo della strada in modo da consentire un’alternativa gratuita agli abitanti del Roero, una volta che la tangenziale sarà inglobata. Manzone: «Siamo pronti a valutare le opzioni, senza alcun preconcetto».

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