di Federico Tubiello
SOMMARIVA PERNO – Con una lettera inviata alla redazione di Gazzetta, alcuni genitori di Sommariva Perno hanno espresso forte preoccupazione per l’aumento delle rette del micronido comunale, cresciute di quasi 200 euro al mese con l’avvio del nuovo anno educativo. Una decisione che, comunicata a ridosso della ripresa delle attività, ha colto di sorpresa molte famiglie suscitando parecchio malcontento.
I firmatari spiegano che la quota per il tempo pieno è passata da 545 a 735 euro mensili, con un aggravio annuo superiore ai 2.200 euro. Un rincaro definito “spropositato”, e reso ancor più gravoso dall’assenza di servizi aggiuntivi e dall’impossibilità di valutare in tempi utili alternative valide. I genitori sottolineano inoltre un ulteriore disagio: l’orario di uscita fissato tra le 16 e le 16.30 obbliga chi lavora a ricorrere a una baby-sitter per coprire le ore residue, con ulteriori spese da sostenere.
Una scelta che, a loro giudizio, contrasta con i principi di sostegno alla natalità e di conciliazione tra famiglia e lavoro, risultando, scrivono, «ingiusta e discriminatoria verso chi ha necessità di un servizio essenziale come il nido».
