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C’è La Panizza! Un ricordo vivo e un’eredità che non muore mai

C’è La Panizza: un ricordo vivo, un’eredità che non muore mai

di Alice Ferrero

ALBA – Una serata per omaggiare Maria Antonietta Panizza, nel giorno in cui avrebbe compiuto 73 anni. Martedì 23 settembre, alle 20.45, la sala Beppe Fenoglio si trasformerà in un luogo di memoria, emozione e gratitudine. In quella data, che avrebbe segnato il 73° compleanno della professoressa Panizza, colleghi, ex alunni, amici e famigliari si ritroveranno per renderle omaggio in una serata speciale dal titolo evocativo: C’è La Panizza.
Maria Antonietta Panizza è scomparsa il 23 marzo scorso, portando via con sé non solo una profonda conoscenza, ma soprattutto un’infinita umanità. La sua figura ha segnato la vita di centinaia di studenti, grazie a un modo d’insegnare fatto di passione, rigore non autoritario e un affetto autentico, che andava oltre i confini dell’aula. Il suo sorriso capace di sciogliere le tensioni e la sua parola sempre misurata e incisiva rimangono impressi nei ricordi di chi l’ha incontrata sul proprio cammino scolastico e umano.

UN’EREDITÀ DA ASCOLTARE E DA SENTIRE – La serata del 23 settembre non sarà solo un tributo, ma un vero e proprio viaggio nei ricordi, tra parole, musica e letture tratte dalle sue opere, Dal Banco alla Cattedra e Barbagli d’Umano, libri in cui la Panizza ha racchiuso pensieri, racconti ed esperienze di una vita interamente dedicata all’educazione. Ad aprire l’incontro sarà un brano interpretato da Daniela Valsania che, con la sua voce, darà il via a una serie di interventi carichi di significato: Elena Moretto, figlia della professoressa, porterà la sua testimonianza personale, mentre Dieghito, speaker di Radio Alba e suo ex alunno, racconterà quanto l’insegnamento della Panizza abbia saputo lasciare un segno profondo anche al di fuori della scuola. Le letture di testi come Stella di Natale e L’armonia del creato accompagneranno il pubblico in un’atmosfera di riflessione e commozione, mentre gli studenti del laboratorio teatrale interpreteranno alcune pagine di Barbagli d’Umano, dando voce ai sogni, all’ironia e all’amore che la professoressa metteva in ogni lezione.

IL BAULE DELLA MEMORIA E UN FUTURO DA COSTRUIRE – Durante la serata, troverà spazio anche il Baule di Memorie: una raccolta simbolica di pensieri e testimonianze tratte Dal Banco alla Cattedra, a simboleggiare il legame profondo tra Maria Antonietta Panizza e i suoi studenti, un ponte tra il passato e ciò che ancora può ispirare le generazioni future. A chiudere l’incontro sarà il toccante monologo Buonanotte, scritto e interpretato da Paolo Tibaldi, un momento d’intensa commozione che lascerà spazio all’annuncio di un concorso scolastico dedicato alla professoressa Panizza. Un modo concreto per far sì che il suo insegnamento continui a vivere nei gesti, nei pensieri e nelle parole delle nuove generazioni.

UNA VITA TRA CULTURA, IMPEGNO E AMORE PER L’UMANITÁ – Nata a Voghera, Maria Antonietta Panizza ha vissuto e insegnato tra l’Oltrepò Pavese, l’Alto Monferrato e la Langa, portando ovunque il suo modo speciale di fare scuola: con sensibilità, dedizione e un’ironia capace d’illuminare anche i momenti più difficili. La sua missione non era solo trasmettere conoscenza, ma donare cultura come strumento di crescita e di libertà. «L’umanità è il più grande insegnamento», diceva spesso la professoressa Panizza ed è proprio questa sua visione a rendere il suo ricordo vivo, attuale, necessario.

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