
di Andrea Olimpi
PALIO DEGLI ASINI – Storie, tradizioni e passioni dei borghi di Alba: in attesa del Palio, conosciamo un poco di storia e tradizione dei Borghi albesi. Incontriamo il Borgo San Martino.
STORIA
Il Borgo San Martino si sviluppa nel quartiere di San Giovanni, dove in epoca medievale sorgeva una delle porte di accesso alla città. Da qui partiva la strada che conduceva verso le Langhe e la Liguria, fondamentale per i traffici commerciali: lungo questa direttrice transitavano merci importate dall’Oltralpe e prodotti albesi destinati all’esportazione.
PALAZZO SERRALUNGA
Nel cuore del borgo si trovava l’antico Palazzo Serralunga, edificio medievale-rinascimentale che, secondo le ricostruzioni, attirò l’attenzione dell’architetto d’Andrate. L’edificio sarebbe stato preso a modello per la “Casa d’Alba” nel Borgo Medievale del Valentino a Torino, testimonianza della rilevanza architettonica e simbolica del rione.
IL NOVECENTO
Con il ritorno del Palio degli Asini nel secondo dopoguerra e la nascita della Giostra delle Cento Torri nel 1967, i borghi albesi – tra cui San Martino – hanno recuperato un ruolo centrale nella vita cittadina. A partire da questi anni, ogni rione ha definito i propri colori, costumi e ritualità, dando vita a cortei e rievocazioni storiche che ancora oggi caratterizzano la Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba.
VITTORIE E PREMI
Il Borgo San Martino ha ottenuto diversi riconoscimenti nel tempo. Vinse il suo primo Palio nel 1973 con “Gepin di San Rocco Cherasca” su “Siringa”. Nel 1992 conquistò la seconda vittoria al Palio degli Asini con il fantino Mario Capradetto “Raglio” su Forte. Nel 2016 ottenne, insieme al Borgo del Fumo, il premio per la Miglior Sfilata. Nel 2024 la rievocazione storica Fuori dall’ombra, dedicata a figure femminili del Medioevo, fu premiata come la migliore dell’anno.
IL PRESENTE
Oggi il borgo continua a essere parte viva della tradizione cittadina. La sua rappresentante Beatrice Marengo, è stata eletta Bela Trifolera 2025, volto ufficiale della Fiera del Tartufo Bianco. È un riconoscimento che si affianca al percorso storico e culturale del rione, inserendolo nella continuità delle celebrazioni albesi.
