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Mudet: il Centro nazionale studi tartufo si è fatto avanti per gestirlo

Come spiega l'assessora Caterina Pasini, gli uffici sono al lavoro per analizzare la proposta, in attesa di avviare una nuova fase

MUDET Scontro in commissione: "Il nuovo piano di gestione apre un buco di 50mila euro nel bilancio comunale" 1

di Davide Barile 

ALBAIl fatto che l’Amministrazione di Alberto Gatto voglia cambiare la gestione del Mudet, il museo del tartufo nel cortile della Maddalena aperto nel 2023, ha sollevato numerose polemiche da parte dell’opposizione, preoccupata soprattutto per l’eventuale perdita di posti di lavoro e la riduzione dei giorni di apertura dello spazio espositivo. Costato quasi 3 milioni di euro, di cui 1,2 erogati dalla Regione Piemonte, dall’apertura il Mudet ha faticato a trovare una propria identità nell’offerta culturale e turistica albese, come certificano le vendite dei biglietti al di sotto delle aspettative, secondo l’attuale Giunta.

Il 29 giugno, poi, il Consiglio comunale ha approvato le linee guida per l’avvio di una gestione condivisa tra il Comune e un ente del terzo settore, e il 23 agosto la Giunta ha emesso una delibera con la pubblicazione di una manifestazione di interesse. Come riportato nel testo, l’associazione individuata beneficerà degli incassi e dovrà occuparsi della gestione di biglietteria, accoglienza, pulizia e attività educative, mentre il Comune pagherà i costi delle bollette e della manutenzione e fornirà supporto organizzativo. La durata del-
l’accordo sarà di due anni,
prorogabili per un altro biennio, se andrà bene.

La proposta

I soggetti interessati hanno avuto tempo per partecipare fino a venerdì 17 settembre: a quanto pare, è arrivata soltanto la proposta del Centro nazionale studi tartufo, che al momento ha sede proprio di fronte all’ingresso del Mudet, in una delle maniche del complesso della Maddalena. Lo conferma Caterina Pasini, vicesindaca con delega a turismo e cultura: «È vero: il Centro studi sul tartufo ha partecipato alla manifestazione di interesse. Hanno depositato la proposta e, la scorsa settimana, è stata nominata la Commissione che dovrà valutarla. In seguito, si aprirà il tavolo della coprogettazione. La proposta è in linea con quanto richiesto nell’avviso del Comune per aumentare i servizi previsti dal museo. Il Centro studi propone di mettere a disposizione del Mudet le competenze che già detiene e organizzerà visite guidate, esperienze sensoriali, accoglienza di scolaresche».

Al lavoro

Sui tempi per il passaggio alla nuova gestione, Pasini preferisce non sbilanciarsi: «Piuttosto che fare proclami, preferiamo continuare a lavorare sodo per arrivare il prima possibile alla definizione della convenzione».

Intanto, per quel che riguarda le iniziative del Mudet, Pasini anticipa che «mercoledì 22 ottobre, al teatro Sociale, sarà lanciato il podcast sul tartufo ideato dal Comune e dalla casa di produzione Chora media». La prima puntata, “Nel silenzio del bosco: l’ossessione dei trifulau”, era stata presentata alla chiusura di Vinum. All’incontro sarà presente Mario Calabresi, narratore, cofondatore e direttore di Chora, per illustrare il progetto, avviato dalla Giunta di Carlo Bo e confermato da Gatto.

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