
ASTI C’è grande preoccupazione anche da parte di Confagricoltura Asti per la campagna corilicola di quest’anno, che registra un decremento della produzione fino al 70% in alcuni territori. Di questa gravissima e profonda crisi la Confederazione ha informato il Governo, scrivendo al ministro dell’agricoltura Francesco Lollobrigida per chiedere interventi urgenti, nel breve e lungo periodo, a tutela delle imprese agricole. La produzione nazionale di nocciole è in forte contrazione, con una riduzione stimata di circa il 50% rispetto al potenziale produttivo. A rendere ancora più allarmante il quadro è il fatto che, dal 2025 a oggi, le superfici coltivate a nocciole sono aumentate di oltre il 30%, a fronte di una produzione che risulta in calo già da diversi anni.
Spiega il presidente di Asti agricoltura Gabriele Baldi: «Si può parlare di decremento nell’Astigiano fino all’80%». Aggiunge Enrico Masenga, referente tecnico del settore per l’organizzazione agricola astigiana: «Alla base di questa crisi c’è l’andamento climatico anomalo registrato quest’anno su tutto il territorio nazionale, che ha favorito la diffusione della cimice, non solo asiatica, portando allo sviluppo di gravi avversità fungine, batteriche e virali e ad abbondanti cascole anticipate».
Manuela Zoccola
