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Questa sera Ab Amajou racconta ad Alba la sua missione sulla Flotilla

La serata in sala Riolfo inizierà alle 21 ed è organizzata dal circolo del Pd Alba-Roddi

La Global Sumud Flotilla a poche miglia dalla “zona rossa” 1
Abderrahame Amajou a bordo dell'imbarcazione Paola 1

di Matteo Grasso

ALBA“Un viaggio di coraggio e resistenza” è il titolo dell’incontro pubblico con Abderrahmane Amajou che si terrà ad Alba, in sala Riolfo, lunedì 27 ottobre, a partire dalle ore 21. La serata è organizzata dal circolo Pd Alba-Roddi.

Amajou, braidese e presidente di ActionAid, racconterà la sua esperienza a bordo della Global sumud flotilla, l’iniziativa internazionale di pace diretta verso la Palestina, fermata dalle autorità israeliane mentre tentava di portare un messaggio di umanità e solidarietà al popolo palestinese. Ab è stato detenuto per giorni nel carcere di Ketziot, nel deserto del Negev. Successivamente, è stato liberato da un giudice israeliano ed è tornato a Bra nella serata di lunedì 6 ottobre.

Amajou ha spiegato: «Quella della Flotilla non era una missione pensata solo per portare cibo, molto del quale purtroppo non sarebbe comunque potuto entrare a Gaza perché contenente zucchero e quindi considerato bene di lusso, o medicinali, ma piuttosto per rompere il blocco navale, per aprire un corridoio umanitario permanente, ovvero per accendere un faro di speranza per il popolo palestinese». E ha proseguito: «È stato sabotato, e continua a esserlo, il diritto internazionale, mentre le nostre 44 delegazioni si muovevano all’interno del solco della legalità».  

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