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In vetrina ci vuole sempre il prezzo e ben leggibile: la segnalazione di un esercente albese

Abbiamo chiesto un parere all’Associazione commercianti albesi, che rappresenta il settore. A rispondere è il presiedente, Giuliano Viglione: «Il collega ha perfettamente ragione. Prima di tutto, esporre il cartellino è un obbligo di legge»

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di Beppe Malò

ALBA Cosa si prova quando, osservando una bella vetrina, non si trovano esposti i cartellini che indicano i prezzi? Le scuole di pensiero sono due: qualcuno farà un bel passo indietro per evitare di chiedere un’informazione tanto fondamentale quanto indice della nostra vulnerabilità. Altri invece entreranno in negozio per avere dettagli e forse trovare altri spunti.

In ogni caso, questo è il parere di un esercente del centro storico che preferisce mantenere l’anonimato: «Quella di avere esposti i prezzi in vetrina è una sorta di battaglia personale che porto avanti da anni, anche perché è un obbligo previsto dalla legge 114 del 1998, il quadro normativo che regola il nostro settore». E aggiunge: «È un argomento importante, specialmente per gli stranieri e per i turisti. Ho sentito persone affermare che, senza prezzi, non entrano neppure nei negozi. A mio avviso, è anche penalizzante per la nostra categoria, rappresenta l’elusione di una norma specifica e ci sono anche sanzioni».

Abbiamo chiesto un parere all’Associazione commercianti albesi, che rappresenta il settore. A rispondere è il presiedente, Giuliano Viglione: «Il collega ha perfettamente ragione. Prima di tutto, esporre il cartellino è un obbligo di legge che ha pochissime eccezioni e per ovvie ragioni di sicurezza: è così, per esempio, per le gioiellerie e i negozi di ferramenta, che hanno la possibilità di non evidenziare i prezzi della merce esposta. Oltre a ciò, si tratta prima di tutto di una forma di rispetto verso i clienti, dando loro la possibilità di scegliere come comportarsi, cioè se entrare o meno nell’attività».

Anche l’assessore al commercio Roberto Cavallo la pensa allo stesso modo: «L’osservazione di questo esercente è assolutamente legittima e doverosa. Ed è una sollecitazione corretta sulla base della legge in vigore». Il tema è anche d’attualità: «Sulla materia è stata di recente pronunciata una sentenza avversa al titolare di un negozio di abbigliamento che aveva inserito i cartellini con i prezzi nelle tasche degli abiti esposti in vetrina, un comportamento che non è lecito. Tra l’altro, anche per chi in questo modo volesse dissimulare i prezzi, oggi è facilissimo trovare informazioni attraverso il Web: esporre le cifre è pertanto una questione di correttezza anche dal punto di vista della comunicazione nei confronti dei clienti, che in questo modo entrano molto più volentieri».

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