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Collettivo Mononoke in presidio per la Palestina sotto il Municipio [foto e video]

Collettivo Mononoke in presidio per la Palestina sotto  il 1

di Andrea Olimpi

ALBA – Hanno scelto la serata del Consiglio comunale gli attivisti del Collettivo Mononoke per organizzare un corteo e un presidio sotto al Municipio a sostegno del popolo palestinese.

Il corteo, partito dalla Zona H, ha attraversato le vie del centro cittadino per raggiungere piazza Risorgimento attorno alle 19. Gli attivisti, circa una trentina, hanno dato voce alle proprie richieste attraverso canti e interventi al megafono. Le istanze rivolte al Comune erano:

• presa di posizione netta sulla situazione palestinese;

• boicottaggio delle istituzioni e delle aziende israeliane;

• gemellaggio con una città palestinese;

• esposizione della bandiera palestinese sul Municipio.

Dopo questo primo momento, fatto sostanzialmente di cori e richieste, gli attivisti hanno annunciato che una loro delegazione, formata da 6 persone, sarebbe salita in comune per assistere alla seduta.

L’accesso al municipio è stato bloccato da Carabinieri e agenti della Questura di Cuneo, che hanno impedito ai manifestanti di entrare al Consiglio comunale, spiegando che non era consentito. La decisione ha suscitato proteste e cori come “Scendete, scendete” e “Vergogna”, all’indirizzo del Sindaco Alberto Gatto e della giunta, rivendicando quello che per loro è un diritto, ovvero assistere alla seduta.

Due rappresentanti del Gabinetto del Sindaco, sono scesi in piazza per un confronto, durato oltre mezz’ora e sotto l’attenzione dalle forze dell’ordine. I funzionari hanno illustrato le motivazioni del divieto e le modalità corrette per presentare le istanze al Consiglio. Il presidio si è poi sciolto verso le 20.30, all’incirca in concomitanza con il termine della riunione di consiglio.

Per conoscenza c’è da dire che secondo l’articolo 38 del Testo unico degli enti locali, le sedute sono pubbliche ma il pubblico può solo assistere, senza intervenire o manifestare dissenso e l’accesso resta comunque soggetto alla valutazione della Questura, che può limitarlo per motivi di sicurezza, come previsto anche dall’articolo 17 della Costituzione.

Una trentina di attivisti, la maggior parte giovani e adolescenti, chiedono a gran voce di poter permettere a una delegazione di partecipare al Consiglio comunale, ma questo non viene permesso.

L’approfondimento sul prossimo numero di Gazzetta d’Alba in edicola il prossimo martedì 11 novembre.

Il collettivo Mononoke manifesta sotto il Comune di Alba per la Palestina
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