ALBA – “Sabotiamo guerre e patriarcato”: è il messaggio con il quale le attiviste albesi di Non una di meno invitato la città a scendere in piazza, il 25 novembre, per dire no alla violenza contro le donne. Il corteo partirà alle 18,30 dal giardino Maestri del lavoro in corso Piave, dove il collettivo ha realizzato un’installazione con il nome delle donne vittime di femminicidio.
Il corteo proseguirà per le vie del centro, come gli scorsi anni.
Scrivono le attiviste: «In un paese che si prepara al riarmo approfondendo disuguaglianze e discriminazioni, la violenza patriarcale diventa programma di governo ed è normalizzata dalla produzione ossessiva di misure e leggi misogine e transfobiche. I dati dell’Osservatorio di Non Una di Meno registrano, tra gli altri dati, 78 femminicidi, 3 suicidi indotti di donne, 2 suicidi indotti di due ragazzi trans, 1 suicidio indotto di una persona non binaria, 1 suicidio indotto di un ragazzo ma, come sappiamo, questi numeri, di per sé eloquenti, non danno la misura di quel quotidiano sommerso e strutturale della violenza. L’approccio punitivista scelto dal Governo è pura propaganda da cui non farsi incantare: mentre mostra il pugno di ferro con l’ergastolo per i colpevoli di femminicidio, attacca i centri antiviolenza, la loro storia politica femminista, le pratiche e le metodologie per la fuoriuscita e la prevenzione della violenza di genere».
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