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Al castello di Barolo, lunedì 1° dicembre, si parlerà di vino e cambiamenti climatici

Al castello di Barolo, lunedì 1° dicembre, si parlerà di vino e cambiamenti climatici
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BAROLO – Tutti noi avvertiamo i cambiamenti climatici. Si tratta di uno degli aspetti ambientali caratterizzanti la situazione attuale del pianeta. Si evidenzia con variazioni della temperatura dell’aria, del regime delle piogge e degli eventi estremi (ondate di calore, gelate tardive, alluvioni). I fenomeni di siccità sono sempre più evidenti. Circa le cause, il peso delle attività umane (rispetto a fattori naturali) viene, a seconda dei punti di vista, ritenuto molto o poco importante. In ogni caso l’uomo entra nella dinamica climatica, soprattutto con l’emissione dei gas serra. Questo ha e avrà un impatto profondo e diretto sui sistemi agro-alimentari e sulla salute.

Anche sulla vite ci sono effetti del cambio climatico, soprattutto dell’innalzamento delle temperature (durante tutto l’anno): anticipo delle fasi fenologiche (soprattutto germogliamento e maturazione), aumento degli zuccheri (nell’uva alla raccolta), riduzione dell’acidità nell’uva alla raccolta, riduzione della colorazione e degli aromi, aumento degli enzimi ossidanti. La negatività di questi effetti dipende da dov’è situato il vigneto. Per quanto riguarda la siccità, sono noti i danni su produzione e qualità dell’uva.

Quali sono le possibili azioni di protezione e adattamento? Il professor Paolo Sabbatini e l’agronomo Daniele Eberle illustreranno queste possibilità lunedì 1° dicembre nel castello di Barolo, alle 20.30,  un evento organizzato dall’ufficio della Pastorale sociale e del lavoro della Diocesi di Alba con il Patrocinio del Comune di Barolo. Il secondo momento della serata sarà una tavola rotonda con i rappresentanti degli imprenditori, delle associazioni, dei consorzi e dei sindacati del settore.

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