di Andrea Audisio
MONTÀ – A fine giugno un gruppo di genitori aveva lanciato una raccolta di firme a sostegno dell’oratorio parrocchiale come presidio educativo e sociale della comunità. Ora, la campagna, appoggiata da più di 500 firmatari, può definirsi conclusa.
L’origine dell’iniziativa
Come avevamo spiegato sul numero di Gazzetta dell’8 luglio, l’iniziativa era nata in seguito a un esposto che alcuni degli abitanti vicini all’oratorio avevano presentato al Comune per il troppo rumore causato dalle attività ospitate dalla struttura.
Le motivazioni dei promotori
Spiegano i promotori dell’appello: «Ancora una volta teniamo a precisare che l’esposto, per noi, non è stato altro che un pretesto per organizzare questa raccolta. II nostro obiettivo, di fatto, è di ringraziare don Paolo e tutti i suoi collaboratori per le attività che portano avanti. Riteniamo importante dare loro un sostegno morale».
Un segnale forte dalla comunità
Proseguono gli ideatori della petizione: «Il fatto che mezzo migliaio di persone abbiamo firmato è sicuramente significativo. Rende evidente l’importanza di un luogo che non è solo spazio fisico, ma anche sociale, tra i più vivi e pulsanti del paese».
Un punto fermo per i ragazzi
Concludono i firmatari: «Storicamente è sempre stato, e vorremmo che continuasse a essere, un punto fermo per i nostri ragazzi. Uno spazio di incontro educativo capace di prevenire il disagio e promuovere i valori di solidarietà, ascolto e partecipazione. Forse, a volte, un poco rumoroso, ma sicuramente pieno di vita».

