CARABINIERI – L’abbandono e la gestione illecita di rifiuti rappresenta odiosa prassi ancora assai diffusa nel territorio rurale. Il legislatore ne ha pertanto di recente inasprito il dispositivo sanzionatorio introducendo quale deterrente la sospensione della patente di guida.
Il caso di Valmanera
E così nei confronti di un impresario che smaltiva 40 metri cubi di rifiuti edili in una ripida scarpata a lato della strada in località Valmanera di Asti, oltre alle contestazioni già note del sequestro penale del camion e della sanzione pecuniaria di 6.500 euro (comminata anche a parte al proprietario consenziente del terreno), questa volta i Forestali hanno pure provveduto alla sospensione della patente.
Altri episodi accertati
Analoga sorte è toccata a un cittadino che aveva sciaguratamente abbandonato di recente al suolo 6 sacconi neri per l’immondizia in località Timone (Castello d’Annone) e ad un terzo cittadino che aveva riversato bordo strada rifiuti di varia natura ed un materasso in località Prairino di Azzano d’Asti. A costoro la sanzione comminata è stata di 4.500 euro caduno, non trattandosi di operatori economici ma semplici privati.
Il ruolo delle segnalazioni
Fondamentali negli ultimi due casi le segnalazioni rispettivamente della Stazione Arma territoriale di Castello d’Annone e del sindaco di Azzano d’Asti.
Le indagini dei Carabinieri Forestali
Risalire agli autori dei gesti ingrati è stato possibile grazie a pazienti indagini con fototrappole, analisi bancarie delle ricevute pagamento bancomat rinvenute e altre metodologie di polizia scientifica.
La tutela ambientale e la presunzione di innocenza
Le attività descritte si inseriscono nell’ordinaria e quotidiana vigilanza dei Carabinieri forestali a tutela delle risorse ambientali e paesaggistiche.
Va in ogni caso sottolineato come un definitivo accertamento delle responsabilità potrà essere unicamente stabilito al termine del procedimento penale nelle sedi giudiziarie ed in ossequio al principio di presunzione di innocenza.
