CUNEO – Le segreterie territoriali di Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil di Cuneo hanno proclamato lo stato di agitazione dei lavoratori impiegati nell’appalto delle Asl Cn1 e Cn2 e dell’azienda ospedaliera Santa Croce per pulizie e sanificazione gestiti dall’azienda Markas Srl nella provincia di Cuneo.
La decisione arriva dopo anni di segnalazioni rimaste senza risposta, i carichi di lavoro sono eccessivi rispetto al numero degli addetti, i tempi assegnati non permettono di svolgere le mansioni in modo adeguato, con gravi ripercussioni sulla salute e sulla sicurezza.
«Molte lavoratrici e lavoratori sono monoreddito o con contratti part-time – dichiara Filcams Cgil Cuneo – e questo li costringe a non lasciare mai il lavoro a metà, anche quando il tempo è chiaramente insufficiente. Il senso di precarietà è costante, e la paura di perdere il posto li porta a subire ritmi disumani».
«Il clima che si respira è tossico – aggiunge Fisascat Cisl di Cuneo – fatto di ansia, silenzi e sottomissione. Alcune responsabili mettono in atto vere e proprie ripicche nei confronti di chi non riesce a rispettare tempi impossibili. È una situazione che mina la dignità delle persone».
«Non possiamo più tollerare che si lavori sotto minaccia – conclude la Uiltucs di Cuneo – e che l’azienda Markas continui a ignorare le nostre richieste. La salute e la sicurezza non sono negoziabili, e se non arriveranno risposte immediate, metteremo in atto tutte le azioni necessarie al fine di tutelare le maestranze presenti su tutti gli appalti».
Nel comunicato sindacale, distribuito anche ai lavoratori si legge: «Il clima è segnato da una perenne paura, alimentata da atteggiamenti di rivalsa da parte di alcuni responsabili nei confronti di chi non riesce a rispettare ritmi gravosi. Richiamiamo anche l’Asl alle proprie responsabilità, affinché vengano attivati controlli e verifiche urgenti».
