di Davide Barile
LE DATE – Il coro Forever young, diretto da Paola Marengo e legato alla Famija albèisa, proporrà quattro concerti di Natale. Il primo, intitolato In attesa della luce, è in programma per venerdì 12 dicembre alle 21 nella chiesa di San Giovanni ad Alba. Ad accompagnare il Forever young ci saranno il coro della diocesi di Asti, diretto da Manuela Avidano, la soprano Martina Scuto e il pianista Daniele Gatto.
Il tour della corale proseguirà domenica 14 alle 16.30 con Il Natale di un tempo davanti alla chiesa parrocchiale di San Michele Arcangelo di Novello, in occasione dell’accensione dell’albero nella festa di Santa Lucia. Con il Forever young si esibirà il Quattro e quattr’otto diretto da Alessandra Pugnano.
Sabato 20 alle 21 sarà il momento dell’esibizione nel salone parrocchiale di piana Biglini con Tra poco è Natale, mentre domenica 21 alla stessa ora nella chiesa di Roddi con È Natale anche qui sarà ricordato, insieme al coro Frise ed Langa diretto da Monica Sciolla, il compianto Teresio Sattamino.
La storia del coro Forever young
A guidare il Forever young è Paola Marengo. «Il coro è nato nel 2023 a Roddi», spiega. «Ne fanno parte circa diciotto elementi. L’idea è sorta dai genitori di alcuni bambini di un coro infantile che seguo, ai quali è venuta voglia di cimentarsi con il canto. In seguito, abbiamo iniziato a collaborare con la Famija albèisa e dal 2024, dirigo la Rassegna dei cori in San Domenico. Per noi è un grande onore, la Famija ci ha coinvolti anche in occasione dei festeggiamenti per i settant’anni del sodalizio. Ci siamo esibiti pure a Böblingen e gli amici tedeschi ci hanno chiesto di registrare un video natalizio per un loro progetto: abbiamo cantato O tannenbaum, la tradizionale canzone sull’albero».
Da una costola del Forever young è nato il Fumma che cantuma, «si tratta di un acronimo che riunisce le iniziali di cinque uomini, Franco, Umberto, Mauro, Marco e Andrea. Facevano parte del nostro coro e l’idea di costituire un gruppo autonomo è sorta, quasi per caso, circa quattro mesi fa: devo dire che se la cavano bene».
Durante i concerti «proporremo il classico repertorio natalizio, con i canti della tradizione legati alla spiritualità e alla gioia dell’attesa. Il pubblico potrà ascoltare pure brani in piemontese, come la versione di Astro del ciel, una particolare ninna nanna e Gesü bambin o l’è nà, con le partiture adattate da me».
