di Marco Fiorini
BRA – «Ieri sera (domenica 21 dicembre) al teatro Politeama di Bra 300 persone hanno assistito a un miracolo. A Broadway non succedono queste cose. ma è tipico dei prodigi avvenire in luoghi imprevedibili e il mondo può solo cercare di capire, di interpretare, di farsi raccontare. Le persone hanno assistito all’unione di generi così diversi come aforisma, pittura, danza e musica. Nessuna foto o video può rendere l’idea del miracolo. Beati i 300 che vi hanno assistito». Non può esserci commento più esaustivo di ciò che è stato lo spettacolo al quale quelle persone che hanno gremito la sala dello storico teatro braidese hanno avuto la fortuna e il privilegio di assistere. Queste parole pronunciate sul palco al termine della serata sono di Fabrizio Caramagna, considerato uno degli autori italiani viventi di aforismi più citati al mondo, non soltanto presente in sala ma partecipe egli stesso dello straordinario connubio di arti messo in scena in questa indimenticabile serata con i suoi aforismi che hanno impreziosito l’evento facendo da trait d’union tra le varie scene che si sono susseguite con le splendide coreografie realizzate da Donatella Poggio, Elena e Vittoria Morino e Melissa Marangon, che hanno saputo superare sé stesse, insieme con le danzatrici e i ballerini della scuola Arte danza diretta dalla stessa Poggio, arricchite dalla partecipazione di Gaia Triacca e Andrea Carozzi della Eko dance project di Pompea Santoro di Torino, e con la proiezione sullo sfondo delle opere pittoriche degli artisti braidesi Franco Gotta e Francesca Semeraro.
Pittura, danza, scrittura, musica, si sono intrecciate in un perfetto amalgama che ha incantato e quasi stupito una platea attenta e partecipe.
La prima parte della serata ha visto svolgersi il vero e proprio saggio di Natale di Arte danza di Poggio con le allieve e tre allievi che si sono succeduti nei vari gruppi divisi per fasce d’età in mirabili esibizioni, anche di canto, durante le quali non è stato difficile scorgere, oltre alla gioia e alla soddisfazione degli interpreti, alcuni elementi di sicuro talento e futuro.
Nella seconda parte della serata si è svolto l’evento Sinergia d’arti, una novità assoluta, il cui risultato e il cui successo sono andati ben al di là delle aspettative.
Le opere pittoriche degli artisti Gotta e Semeraro sono state descritte nel loro apparire dalle parole di Caramagna, e la genialità delle coreografe le hanno tradotte in danza, riprendendo non soltanto i messaggi delle opere stesse e degli aforismi ma persino, nei costumi, i colori delle tele rappresentate, peculiare caratteristica delle opere nella quale i due artisti sono maestri.
Il risultato è stato un susseguirsi concatenato di emozioni pure, quelle che solo le arti sanno dare, dove chi interpreta la propria arte da il meglio di sé, del suo essere e della sua sensibilità e chi ne fruisce trova e prova sensazioni uniche. «Ieri sera ci sono state tante emozioni perché c’è stata tanta arte», per citare un altro commento a fine serata, un evento frutto di un lavoro colossale di passione e amore per la propria arte.
A conclusione dello spettacolo, Donatella Poggio, non paga di essere una eccezionale ballerina e coreografa, ha stupito tutti con una pregevolissima interpretazione canora della canzone Cercami e, durante la pazzesca coda strumentale di questo capolavoro di Renato Zero, tutti coloro che hanno danzato sono entrati sul palco attorno a lei per un geniale finale da brividi.
«Ho provato una delle emozioni più grandi della mia vita» ha chiosato Franco Gotta chiamato al termine sul palco insieme agli altri protagonisti dello spettacolo, in un boccascena colmo di gioia di vivere, quella gioia che solo l’arte, nelle varie forme espresse in questa serata destinata a fare storia, sa esprimere e far vivere.





