di Mirea Chiara Grimaldi
LA CONSULTA – La Consulta per le pari opportunità del Comune di Alba è un organo che si impegna nella realizzazione di pari opportunità tra uomo e donna perché, come spiega la presidente Silvia Moglia: «È importante che le opportunità ci siano e che siano a 360 gradi». Quella albese è composta da 33 membri, di cui una presidente, una vice e un segretario. «Il gruppo è molto variegato e per questo la nostra Consulta è ancora più valida: ognuno di noi ha vissuto esperienze in ambiti diversi».
Le Commissioni della Consulta
Al suo interno sono presenti tre Commissioni: la prima si occupa di rinnovare lo statuto; la seconda ha come tema principale il lavoro e la terza si concentra sulla formazione e sull’informazione. «A oggi, stiamo lavorando molto bene insieme», spiega soddisfatta Moglia.
Un anno ricco di iniziative
Il 2025 è stato un anno ricco di iniziative e incontri con una fitta programmazione iniziata a gennaio. Il primo appuntamento è stato il 18 marzo in occasione di “Non solo marzo” promosso dal Comune di Alba. Il tema scelto è stato quello delle donne tra famiglia e lavoro analizzato con sindacati ed esperti. «Si tratta sicuramente di un incontro possibile, le donne sono perfettamente in grado di spendersi tra vita personale e lavorativa ma, purtroppo, questo rimane un punto critico per molte», racconta Silvia Moglia.
Le differenze che fanno la differenza
Il 27 marzo è stata la volta di “Le differenze che fanno la differenza”. «Con il personale del consorzio socioassistenziale, la cooperativa Emmaus, alcuni disability manager, imprenditrici e donne con disabilità abbiamo trattato l’argomento dell’inserimento delle donne con disabilità nel mondo del lavoro dove spesso sono portatrici di valore aggiunto», spiega.
Sguardo al futuro con le lauree Stem
Poi la Consulta albese il 10 aprile con un nuovo appuntamento ha guardato al futuro parlando di lauree Stem. «Purtroppo, ancora oggi, dobbiamo dimostrare di essere brave, di essere capaci a fare lavori considerati prettamente di tipo maschile», spiega la presidente. Per l’occasione erano presenti donne che hanno ricevuto riconoscimenti importanti e che si sono realizzate confermando di “potercela fare”.
Autunno di incontri e riflessione
Gli appuntamenti sono ripresi in autunno con un doppio incontro. Il 24 novembre, in occasione della Giornata contro la violenza sulle donne, si è discusso di truffe affettive con esperti ed esponenti delle varie associazioni che si occupano del tema e il luogotenente Claudio Grosso che ha proposto un’analisi della situazione albese.
«In quell’occasione abbiamo sviscerato il problema, ormai siamo sempre on-line, e può succedere di essere contattati e adescati da persone che, con parole suadenti, ci fanno cadere nella trappola».
L’affido familiare al centro dell’ultimo incontro
L’ultimo incontro è stato quello del 9 dicembre. «Ci siamo concentrate sull’affido familiare: anche i minori hanno diritto a una casa e a una famiglia che si occupi di loro. Dopo il nostro incontro il consorzio socioassistenziale è, addirittura, già stato contattato da alcune famiglie interessate, è stato un bel modo di concludere il 2025».
Bilancio e prospettive future
Vista la buona partecipazione e l’interesse riscontrato la presidente Silvia Moglia conclude: «Possiamo considerarci molto soddisfatte di come è andato l’anno, il nostro obiettivo è quello di riflettere su alcuni argomenti che possano migliorare la qualità di vita degli altri e quindi dare un servizio alla comunità: devo dire che ci siamo riuscite».
Uno sguardo al prossimo anno
E per il prossimo anno? «Stiamo lavorando a molti progetti interessanti. In particolare ricorderemo un traguardo importantissimo per la vita democratica del Paese: 80 anni fa, finalmente, le donne hanno potuto votare».
