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È stato inaugurato l’ultimo lotto dell’Asti-Cuneo: dal 30 dicembre percorribili tutti i 90 km tra i due capoluoghi [FOTO E VIDEO]

Per la prima volta, da domani, l'intera autostrada sarà percorribile da Cuneo ad Asti e viceversa: oggi l'inaugurazione con il viceministro ai trasporti Edoardo Rixi

È il grande giorno: è stato inaugurato l'ultimo lotto dell'Asti-Cuneo [IN DIRETTA] 6

A cura della redazione
Inviati Pierangelo Vacchetto e Beppe Malò

AUTOSTRADA  –  Puntuali, alle 9,30, amministratori, rappresentanti della società concessionaria e autorità di Langhe e Roero si sono presentati alle porte di Asti per salire a bordo dei pulmini messi a disposizione per percorrere l’autostrada Asti-Cuneo fino a Cherasco dove, presso l’hotel Porta delle Langhe, verrà ufficialmente inaugurato l’ultimo lotto, il 2.66, i 5,6 chilometri di collegamento tra l’uscita Alba Ovest e il moncone di Cherasco: è il tassello mancante di un’opera che il territorio attende dal 1991, tanto da essere soprannominata la Salerno-Reggio Calabria del Nord.

Da domani, 30 dicembre, anche quest’ultimo tratto sarà aperto al traffico. E per la prima volta si potranno percorrere percorrere i 90 km dell’autostrada nella sua interezza, da Cuneo ad Asti e viceversa. I due tratti albesi rimarranno gratuiti fino ad aprile, quando verranno messe a punto tutte le opere. Infatti, fino a quel momento, per una parte dell’ultimo lotto si viaggerà in modalità cantiere, su una sola corsia ma sempre nei due sensi di marcia.

L’arrivo sull’ultimo lotto

Autorità e giornalisti hanno raggiunto, da Asti, il 2.6a che si collega con il moncone di Cherasco. Sarà percorribile da domani, 30 dicembre, gratuitamente fino ad aprile. Come si nota dalle immagini, fino alla primavera sarà in modalità cantiere per un tratto, così da consentire la conclusione degli ultimi lavori.

 

Le dichiarazioni

Presente per l’occasione il viceministro ai trasporti Edoardo Rixi, che ha parlato del livello di quanto il patrimonio infrastrutturale italiano sia vetusto e per questo bisognoso di interventi.

Arrivati al punto in cui il lotto 2.6 b si incontra con il 2.6a, a Roddi, è il momento delle interviste. Il presidente della Regione Alberto Cirio: «Come per l’ospedale e la ferrovia Asti-Alba, nel 2019 abbiamo ereditato un’infrastruttura ferma, ripartita passo dopo passo: sono soddisfatto, anche se mi spiace che la politica abbia impiegato così tanto tempo».

Il sindaco di Alba Alberto Gatto: «È un momento importante, che sana una ferita aperta per il nostro territorio». E parla dei lavori riguardanti la tangenziale albese.

Restano la tangenziale di Alba e le opere di compensazione

La mattinata si è conclusa a Cherasco, all’hotel Porta delle Langhe, per un momento di confronto. Presenti sul palco il presidente della Provincia di Cuneo Luca Robaldo, il governatore Alberto Cirio, il viceministro Rixi, il presidente di Asti Maurizio Rasero e Bernardo Magrì, amministratore delegato dell’Asti-Cuneo Spa. Riassumendo: se da aprile l’autostrada sarà operativa al 100 per 100 resteranno due nodi da sbrogliare. Il primo: la tangenziale di Alba, i cui 5,1 km andranno adeguati alla nuova destinazione autostradale. Il secondo: le opere di compensazione per l’Albese e per il Braidese, che ammonteranno nel complesso a 43 milioni di euro, circa un terzo di quanto previsto in origine. Tra queste ultime, l’adeguamento della provinciale 7, la realizzazione di nuove ciclabili  e una serie di altri interventi molto attesi.

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