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Il 26 e il 27 novembre torna in scena il beato Alberione, imprenditore di Dio

Torna in scena il beato Alberione,  imprenditore di Dio
Lo spettacolo del 2014 al Sociale

ALBA Tra i molti appuntamenti proposti nell’anno in cui Alba è capitale della cultura d’impresa, non poteva mancare il ricordo del beato Giacomo Alberione, fondatore della Famiglia paolina e del gruppo editoriale San Paolo di Alba, nato a Fossano nel 1884 e dichiarato beato nel 2003 da Giovanni Paolo II. Proprio nel 2021 ricorrono i cinquant’anni della morte del sacerdote, che ha diffuso nei cinque Continenti la sua impresa.

L’ingresso è gratuito, ma occorre prenotarsi al più presto sul sito di Alba capitale: alba2021.confindustriacuneo.it alla sezione Eventi.

Per questo il padiglione di piazza San Paolo ospiterà, venerdì 26 e sabato 27 novembre alle 20.30, lo spettacolo teatrale DonAlberione.com (inserito in una tre giorni d’incontri su cui torneremo). Il testo è di Angela Prestianni, la regia di Gianpaolo Montisci; sarà in scena la compagnia l’Arbron, in collaborazione con la compagnia Der Roche; musiche di Paolo Paglia.

Il titolo è legato al ruolo che don Alberione, chiamato anche l’apostolo dei mass media, ebbe nell’utilizzare i nuovi mezzi di comunicazione per trasmettere il messaggio del Vangelo a tutto il mondo, organizzando un gruppo editoriale internazionale.

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Il beato Giacomo Alberione.

Spiega il regista della pièce Gianpaolo Montisci: «Con la compagnia teatrale di Montaldo Roero Der roche, avevamo proposto, per i 130 anni di Gazzetta d’Alba, alcune scene incentrate sulla vita di don Alberione. Poiché furono apprezzate dalla Famiglia paolina, ci chiesero di preparare uno spettacolo per il centenario della società San Paolo. Angela Prestianni si occupò di scrivere i testi di DonAlberione.com, che fu rappresentato l’11 ottobre 2014, con la compagnia della Famija albèisa.

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Lina Giacone, che ha compiuto 93 anni ed è una delle attrici piemontesi più anziane; reciterà nel DonAlberione.com.

All’epoca, feci l’aiuto della regista Fulvia Roggero. Ora abbiamo deciso con l’autrice di rivedere il copione, rendendo la narrazione più snella e aderente alla figura del beato, “imprenditore di Dio” come molti lo hanno definito. Con la compagnia Der roche, abbiamo creato un gruppo di lavoro specifico per questo spettacolo: l’Albron. Il nome scelto deriva dal modo in cui il beato era chiamato in piemontese, storpiandone il cognome. Si può tradurre come “grande albero”. Tra gli attori c’è molta partecipazione alla vicenda e molta attesa fra il pubblico, che si sta già contendendo i posti del palaAlba capitale di piazza San Paolo». La messa in scena di DonAlberione.com è resa possibile dal contributo della fondazione Crc e dalla collaborazione di Gazzetta d’Alba e del centro culturale San Paolo.

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