All’età di 92 anni se ne va Carlo Miroglio, l’imprenditore tessile che cambiò il volto della città

ALBA Grandi imprenditori cittadini se ne vanno, spalancando un vuoto simbolico e una transizione oggettiva tra generazioni, epoche, scenari. Il 17 giugno all’età di 92 anni è mancato Carlo Miroglio, presidente onorario del celebre e omonimo gruppo tessile albese. Nato ad Alba l’11 ottobre 1922, Carlo all’inizio degli anni Cinquanta con il fratello Franco affiancò il padre Giuseppe Miroglio, fondatore del Gruppo, nell’attività industriale di tessitura iniziata nel 1947. Nel 1954 assunse la responsabilità di Presidente delle “Tessiture Miroglio spa” e l’anno successivo – quello della svolta – diventò Presidente della società “Vestebene” (oggi Miroglio fashion), nuova divisione di abbigliamento femminile del Gruppo. I decenni seguenti furono quelli del successo economico e imprenditoriale: in questo periodo Carlo conservò la Presidenza dell’omonimo Gruppo, lasciata solo nel 2011 per assumere la carica onoraria. Molti i premi, i riconoscimenti, le conquiste nel corso del tempo: nel 2002 il Presidente della Repubblica gli conferì l’onorificenza di “Cavaliere di Gran Croce” per essersi distinto nel corso della sua vita e carriera professionale per i valori, per l’etica e per la rilevanza sociale delle operazioni condotte. Nel 1989 e nel 2008 Confindustria gli attribuì una medaglia di benemerenza per il grande contributo che, in qualità di industriale e imprenditore, ha dato alla crescita del territorio locale.

carlo miroglio

Come spiegano dall’azienda: «Il ragionier Carlo Miroglio ha rappresentato al meglio la tradizione imprenditoriale della famiglia Miroglio: rispetto, collaborazione, fiducia e un concreto impegno etico di solidarietà con chi vive momenti di difficoltà, in particolare verso i propri dipendenti. L’azienda porta saldamente inciso nel suo carattere l’esempio ricevuto dal ragionier Carlo, che con grande intuito innovativo e anticipando i tempi favorì l’introduzione di sistemi tecnologici all’avanguardia e dedicò grande attenzione all’utilizzo responsabile delle risorse e all’impatto ambientale, con grande concretezza e coerenza nella visione di business».

Pure la politica locale s’unisce al cordoglio e alle parole celebrative. Carlo Miroglio apparteneva a «quella generazione di che hanno reso grande la nostra industria manifatturiera coniugando impegno, intuizione, dedizione e attenzione al territorio piemontesi. E che hanno creato “aziende oggi riconosciute in tutto il mondo come parte fondante dell’eccellenza italiana», ha ricordato il presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino. Mentre il sindaco di Alba Maurizio Marello ha dichiarato: «È come se fossimo giunti a un passaggio generazionale. Pochi mesi fa Michele Ferrero e nel giro di pochi giorni Fiorenzo Revello e Carlo Miroglio. Un’eredità pesante quella che ci lasciano questi grandi imprenditori». Un uomo il cui percorso verso il successo ha segnato i destini di migliaia di famiglie, modalità di pensiero, atteggiamenti culturali e lavorativi.

Matteo Viberti

Banner Gazzetta d'Alba